25 OTTOBRE 2024 “L’ANDAMENTO LENTO” DELLA TRATTATIVA: È DOVERE DEL SINDACATO ASSUMERE INIZIATIVE FORTI E SIGNIFICATIVE

Quello di venerdì è stato il tredicesimo incontro di una trattativa iniziata più di due anni fa; l’affermazione del Delegato Aziendale per cui tale “fitta” agenda è testimonianza della volontà di realizzare, finalmente, la riforma per l’Area Operativa è suonata come una beffa. A meno che la Banca non si aspettasse che, presentando una sua proposta, trovasse il Sindacato pronto a sottoscriverla senza tante discussioni!

 

Una visione amministrativa/burocratica delle Relazioni Sindacali che nulla ha a che spartire con il significato di un negoziato reale.

 

L’incontro è stato dedicato all’illustrazione della proposta sulle mansioni (la declaratoria è compresa nelle slides allegate).

 

Si tratta indiscutibilmente di un significativo passo in avanti per quanto riguarda la definizione delle mansioni del secondo segmento; a tal proposito tutti ricordano che sino a pochi mesi addietro la Banca era ferma alla proposta di un unico segmento che comprendesse tutti i gradi (incluso il Coadiutore) dove “tutti facevano tutto”, solo successivamente e a seguito dell’azione di FALBI e SIBC, la Banca si era indotta a proporre un secondo segmento le cui mansioni erano “armonizzate” con quelle del primo segmento (un modo più soft per dire “tutti fanno tutto”) e, solo in occasione dell’ultimo incontro, ha finalmente proposto un mansionario analogo a quello attualmente previsto per i Coadiutori, così come rivendicato con la piattaforma FALBI e SIBC. Ovviamente nelle norme transitorie sarà necessario individuare una salvaguardia per coloro che già lavorano in Banca per evitare rischi di demansionamento.

 

Un obiettivo avanzamento, ma le questioni aperte da trattare, modificare e definire sono tante e di tanta rilevanza che, con il ritmo imposto dalla Banca al negoziato, saranno necessari non altri tredici incontri ma trentanove!

 

Ma mentre si registra un fatto positivo altri, oltre a quelli già conosciuti, di segno negativo sono emersi nell’incontro odierno quali quelle relative alla Carriera Operaia e ai Tecnici per i quali dopo l’abolizione del ruolo, avvenuto con il rinnovo contrattuale del 2016, la Banca propone anche l’eliminazione del profilo tecnico; una proposta cervellotica che danneggerebbe sia le Colleghe e i Colleghi, che perderebbero la propria qualificazione specialistica, ma anche la Banca che negli ultimi anni ha bandito concorsi con sempre più elevati skill tecnici, che rappresentano il fiore all’occhiello e qualificano i servizi tecnici. I Tecnici sarebbero, oltretutto, penalizzati nella partecipazione alle selezioni per il secondo segmento, dovendo sostenere una prova generalista organizzata su mestieri che rappresentano l’altra faccia della luna. Una proposta giustificata in nome della flessibilità di utilizzo quasi che la Banca immaginasse di scambiare un professionista in cybersecurity con un Collega addetto al GSP e viceversa. A volte sorge il dubbio che chi, nella torre d’avorio di GEP, studia tali proposte nemmeno conosca cosa si fa in Banca.

 

Così come, per quanto non ancora dettagliato dalla Delegazione Banca, forti perplessità emergono sul livello di ingresso, parificato a quello di operaio di 3^ junior, e sui livelli di assunzione differenziati per per il primo segmento.

 

In questi due anni di trattativa, assieme al SIBC, abbiamo colto obiettivi importanti come quello di mantenere all’interno del sistema la progressione automatica (sotto attacco da parte della Banca da più di dieci anni), ma ci siamo costantemente scontrati con una Delegazione Aziendale impegnata a far “melina”, a mettere in campo una tattica dilatoria e del rinvio, del non rispondere a quelle che erano le tematiche centrali della rivendicazione del Sindacato.

 

Soprattutto su quello che noi ritenevamo essere l’architrave di questo rinnovo contrattuale, ovvero quello delle reali occasioni di crescita per tutti, al cui fine è essenziale la determinazione di numeri che rappresentino una reale opportunità, il dialogo è stato tra sordi.

 

Il significato di una tale condotta è evidente: la Banca non ha in alcun conto l’Area Operativa e le aspettative che da essa emergono, manifesta un atteggiamento neutro sul fare o non fare la riforma (come pure è stato esplicitamente affermato), ha aperto il negoziato solo per effetto della “fastidiosa” insistenza delle OO.SS e ha intenzione di concluderlo all’unica condizione che rappresenti un vantaggio solo per lei con particolare riferimento al taglio delle retribuzioni, ritenendo anche questo è stato esplicitamente affermato nel corso del negoziato, l’attuale dinamica retributiva eccessivamente onerosa.

 

Abbiamo, sino alla noia, sollecitato la Banca a cambiare passo e direzione, ma i nostri appelli sono caduti nel vuoto.

 

Appare evidente che l’intera categoria degli Operativi è sotto attacco e soffre di mancata considerazione da parte del suo Datore di Lavoro.

 

La realizzazione di una (buona) riforma degli inquadramenti assume, quindi, un significato aggiuntivo: si tratta di riaffermare il ruolo e la centralità degli Operativi in Banca.

 

Se è così, come noi riteniamo, è evidente che bisogna necessariamente elevare il livello di tutela da assicurare a quei Lavoratori.     

 

Se la Banca non intende cambiare passo e direzione, debbono essere i Sindacati a farlo.

 

È necessario che tutte le OO.SS. presenti nell’istituto tornino a parlarsi al fine di costruire un fronte unico da contrapporre all’arroganza e alle prepotenze della Banca.

 

Siamo consapevoli che spesso le differenze tra le diverse OO.SS della Banca d’Italia sono state profonde, né sono mancate le reciproche contrapposizioni, ma, rispetto a una palese emergenza, ogni Sindacato, che interpreti correttamente il proprio ruolo, ha il DOVERE, e non la scelta, di intervenire per offrire la miglior tutela a una Categoria che, se non adeguatamente difesa, rischia un’inevitabile declino sia professionale che economico.

 

LA FALBI È PRONTA A CONFRONTARSI CON TUTTI

SENZA PREGIUDIZI E SENZA PREGIUDIZIALI!

 

Nei prossimi giorni contatteremo i responsabili delle altre OO.SS. per valutare la percorribilità della nostra proposta, almeno per individuare i punti di contatto su cui incalzare la Banca e costringerla ad una trattativa “vera”.

 

Roma, 28 ottobre 2024

 

Loader Loading...
EAD Logo Taking too long?

Reload Reload document
| Open Open in new tab