IN FASE DI AVVIO DEL LAVORO AGILE SI CONFERMANO LIMITI E PENALIZZAZIONI

Nel corso della vertenza per istituire il lavoro agile abbiamo esercitato un’azione di opposizione nel tentavo di impedire che l’accordo finale non fosse altro che la riproposizione di quanto contenuto del noto “libro bianco” pubblicato ancor prima dell’avvio del negoziato.

 

Tuttavia la Banca e la maggioranza sindacale, ormai dissolta anche per le responsabilità degli errori nella conduzione di quel delicato negoziato, posero fine al negoziato sottoscrivendo un accordo che già in quel momento mostrava i punti di debolezza: un eccesso di discrezionalità affidata alla Banca nella gestione con un evidente sbilanciamento

con i diritti che dovevano essere assicurati ai Dipendenti e l’esclusione aprioristica di una larga fascia di Personale impedita ad accedere alla nuova modalità di lavoro.

 

Un’ulteriore debolezza è stata quella di rinunciare ad affrontare la questione delle retribuzioni nonostante fosse stato dimostrato che l’applicazione di un sistema della specie rappresenta per la Banca un consistente risparmio del costo del lavoro e delle spese di gestione con corrispondenti riduzioni della retribuzione di fatto delle Colleghe e dei Colleghi.

 

Le pesanti condizioni contenute nei testi finali ci hanno impedito di sottoscrivere quell’accordo e non è stato difficile prevedere che la fase di applicazione avrebbe ulteriormente dimostrato nei fatti le criticità presenti.

 

Facili profeti, e lo diciamo senza compiacimento perché avremmo preferito definire un lavoro agile maggiormente garantista ed equilibrato.

 

A pochi giorni dall’avvio stiamo seguendo le attività preparatorie che vede la Banca soprattutto impegnata in uno sforzo di “comunicazione/convincimento” nei confronti delle Colleghe e dei Colleghi, ma anche in questo caso finiscono per prevalere le ombre sulle luci.

 

Al momento emerge:

 

  • per l’anno in corso non verrà applicata la misura maggiorata di 12 giorni al mese, in seguito…si vedrà;

 

  • si scoraggiano i Lavoratori dal chiedere i sia pur limitati incrementi di massimale;

 

  • per i mesi di luglio ed agosto, in cui si addensano i periodi di ferie, sarà necessario ricalibrare il delocalizzato al fine di assicurare le presenze in servizio, per cui sono prevedibili tagli alle richieste avanzate dalle Colleghe e dai Colleghi;

 

  • si conferma che “alcuni giorni di delocalizzato per gli addetti a strutture in cui si svolgono in maniera esclusiva o preponderante processi e attività non lavorabili” non è altro che uno “specchietto per le allodole”;

 

  • si stanno accumulando un gran numero di domande di “maggiore flessibilità” in relazione a situazioni particolari per cui, considerato la burocratizzazione di cui è gravato il procedimento, le risposte (che restano comunque ipotetiche circa l’accoglimento) tarderanno ad arrivare;

 

  • è confermato l’atteggiamento “disincentivante” adottato dall’Amministrazione nei confronti del telelavoro (recentemente alle domande è applicato il procedimento amministrativo della L. 241 che prevede 90 giorni di tempo per la risposta), così come è confermato il non riconoscimento del ticket pasto, creando una ingiustificata penalizzazione dei telelavoristi;

 

Nel frattempo, con poco apprezzabile tempestività e nonostante i dati del contagio non siano affatto confortanti, la Banca ha comunicato la cessazione delle convenzioni con autorimesse esterne; tale provvedimento, unitamente all’incremento dei costi dei carburanti, provoca un significativo onere per i Lavoratori chiamati a lavorare in presenza.

 

Continueremo nel monitoraggio e nella denuncia di quanto ulteriormente emergerà nei prossimi giorni e chiediamo a tutte le Colleghe e i Colleghi di segnalare a questa Segreteria Generale tutti le ulteriori criticità che dovessero emergere in questa fase.

 

Dalla lettura dei comunicati dei Sindacati firmatari dell’accordo emerge una presa di coscienza dei limiti che caratterizzano il lavoro agile, ancora manca, tuttavia, un’assunzione di responsabilità per quanto da loro stessi determinato.