Nella giornata del 3 ottobre, dopo aver ricevuto il piano della Banca e tenuto “l’inutile” incontro di illustrazione, abbiamo convocato un Assemblea di tutto il personale addetto alla Rete per riferire dell’incontro, dichiarare con chiarezza la posizione del nostro Sindacato e, soprattutto, ascoltare le valutazioni e gli orientamenti della Categoria rispetto a questa questione.
All’assemblea hanno partecipato circa 400 Colleghe e Colleghi, un dato privo di precedenti che testimonia la sensibilità della Categoria rispetto a un tema che è destinato a determinare il futuro, la qualità della vita e il destino professionale di tanti Colleghi.
Ma non solo, chi ha partecipato ha inteso dare un proprio contributo e gli interventi sono stati numerosi al punto che l’assemblea è durata oltre il limite stabilito.
Dal dibattito è emersa con chiarezza una forte avversità a quanto la Banca sta proponendo; ripetutamente è emerso un giudizio severo circa la “malafede” con la quale da anni la Banca gestisce la Rete: per lungo periodo si abbandonano le strutture a sé stesse, si eliminano progressivamente compiti e funzioni per poi pervenire a scadenze regolari (5/7 anni) alla proposta di chiusura delle strutture perché i dati di lavoro non ne giustificano l’esistenza!
Se anche non ci fosse malafede, si evidenzierebbe comunque un imperdonabile deficit di programmazione e di gestione.
Così come non è sfuggita l’ipocrisia con cui si è proceduto nell’occasione: si chiudono due filiali (senza che ce ne siano obiettive necessità) e si pongono le condizioni affinché 13 filiali (depauperate di ulteriori compiti e funzioni) possano rappresentare il prossimo “lotto” di chiusure.
Si tratta di un approccio inaccettabile e il Sindacato non si può macchiare dell’imperdonabile colpa di assecondare un tale progetto.
Per quanto ci riguarda abbiamo ribadito l’impegno, più volte formalmente espresso, a contrastare quanto la Banca propone.
Si apre, ora, una fase di confronto estremamente complesso composto da aspetti di natura negoziale e altri di natura gestionale.
Le possibilità di successo sono legate al livello di coscienza della posta in gioco da parte degli altri Sindacati e, soprattutto dal livello di consapevolezza, di partecipazione attiva, di disponibilità da parte della Categoria che già ora ha dimostrato con la partecipazione all’Assemblea della FALBI.