A CHE GIOCO GIOCHIAMO?

LA DIVERSA NARRAZIONE DEGLI INCONTRI SCONCERTA LE COLLEGHE E I COLLEGHI

 due diversi volantini pubblicati sull’incontro tenuto con la Banca lo scorso 20 gennaio per l’avvio del negoziato sull’orario di lavoro hanno provocato un profondo senso di sconcerto all’interno della Categoria.

Numerosissimi Colleghe e Colleghi si sono rivolti a noi per avere spiegazione sulle evidenti difformità con cui i due diversi schieramenti hanno riferito della trattativa, alcuni, sia pure ironicamente, hanno chiesto se la Banca non avesse tenuto due incontri diversi per contenuti (quasi fossero stati proiettati due film diversi!).

Ovviamente, confermiamo quanto da noi riferito sulla posizione assunta dalla Banca e abbiamo prova inoppugnabile che corrisponde inequivocabilmente a quanto affermato dalla Delegazione Aziendale al primo tavolo.

Esclusa, quindi, ogni difformità tra i due diversi incontri, resta l’esigenza di un’attenta analisi di quanto è accaduto e chiedersi innanzitutto perché i Sindacati maggioritari hanno taciuto e nascosto quanto aveva affermato la Banca. Una valutazione non accademica o per amore di curiosità, ma perché in quella risiede anche la comprensione di quello che la Categoria si potrebbe aspettare per il proprio futuro su argomenti delicati e di fondamentale rilevanza per le proprie prospettive.

Da mesi affermiamo che la convergenza tra i sette Sindacati si fonda su un progetto di interessi di parte e di potere, e non su un comune progetto; ne sono prova i diversi orientamenti che ne caratterizzano i componenti. Distanze non presunte e che si sono evidenziate ufficialmente a partire dalla “storica” trattativa sugli inquadramenti del 2016.

È anche confermato che quella aggregazione agisce sotto l’accorto tutoraggio del Sindacato CIDA, come tra l’altro esplicitamente affermato da quel Sindacato in un proprio comunicato.

E nell’impossibilità di assumere una posizione unitaria nei confronti delle avances della Banca perché esiste una diversa considerazione di quelle proposte, che ha indotto l’Unità Sindacale a riferire dell’incontro del 20 limitandosi a pubblicare la propria (sia pur tardiva) piattaforma rivendicativa.

Abbiamo, comunque, trovato illuminante quanto si afferma in conclusione di quel comunicato: “siamo consapevoli che interventi così profondi sull’orario di lavoro potranno richiedere interventi anche in altri ambiti per essere calati in un quadro omogeneo e funzionale”, un’affermazione criptica ed involuta ma che alla luce di quanto sostenuto dalla Banca nel corso dell’incontro assume un sinistro significato.

Per quanto ci riguarda ce n’è abbastanza per ritenere che sia in atto una partita occulta e poco edificante che si gioca alle spalle della Categoria.

Una partita che può essere fermata solo attraverso un processo di una presa di coscienza da parte delle Colleghe e dei Colleghi