Non si fa in tempo a gioire di un passo avanti nella equità … che subito il sorriso viene “gelato”…
Abbiamo tentato di indurre la Banca a modificare atteggiamento, invitando le colleghe e i colleghi a richiedere la “causa di forza maggiore”, alla ovvia condizione che non vi fosse la penalizzazione economica.
La causale “causa di forza maggiore”, così come interpretata dalla Banca, sarebbe invece pagata dalle colleghe e dai colleghi con una pesante decurtazione della retribuzione.
Abbiamo sottolineato l’evidente contraddizione della Banca.
Il richiamo a quanto previsto dalla Circ.291, come abbiamo più volte affermato e denunciato, è “improprio” in quanto sono gli accordi negoziali che fanno testo e non le unilaterali interpretazioni della Banca.
A fronte dell’insistenza della Banca nel proseguire con atteggiamenti inaccettabili, abbiamo invitato le colleghe e i colleghi ad annullare la richiesta di riconoscimento della “causa di forza maggiore”.
Ci apprestiamo, ora, a condurre un’approfondita verifica legale a fronte di un Vertice che continua, con pervicacia degna di miglior causa, a violentare la “ragione” e il “buon senso”.