Non siamo minimamente disposti a prendere in giro i colleghi dilazionando una trattativa, resa impossibile dall’immobilismo dei 7, che alla fine porterà i colleghi ad “accontentarsi” di una misera mancia a fronte dei contributi che invece potrebbero essere erogati loro (come accade già in BCE)
In mattinata abbiamo appreso che la BCE ha annunciato una serie di misure a favore dei propri addetti: un coupon pari a 800 euro per l’acquisto di materiale informatico di supporto alle attività da svolgere in smart working, due giorni di ferie aggiuntive da riconoscere nel mese di dicembre e un bonus monetario per l’intera durata della crisi: La Banca Centrale Europea nella circostanza ha dimostrato un esempio di sensibilità e di attenzione nei confronti dei Dipendenti mentre la Banca d’Italia, presa da pudibondi timori di qualche giornalista di ventura, si sottrae a un maturo confronto con il Sindacato.
In apertura dell’incontro odierno, che era la prosecuzione di quello tenuto ieri, la Delegazione della Banca ha ribadito la medesima proposta già precedentemente illustrata:
una tantum pari allo 0.6% della massa salariale, 0.6% da conferire alla lump sum (0.1% a carico dei Dipendenti e 0.5% a carico Banca) e, soprattutto, una pregiudiziale indisponibilità a procedere alla strutturalizzazione nello stipendio di una parte dell’efficienza.
Non abbiamo potuto che ribadire l’indisponibilità della FALBI a sottoscrivere un tale accordo sia per la portata eccessivamente esigua dell’importo sia per la mancata strutturalizzazione.
Nell’occasione abbiamo nuovamente rivendicato con forza l’avvio di un confronto a tutto campo sul trattamento economico per gli effetti che le misure di contenimento derivanti dall’emergenza hanno avuto sulla retribuzione di fatto di tutti i Dipendenti:
- definizione di un importo forfettario da riconoscere a tutti per riconoscere il notevole sforzo prodotto in termini di adattamento ad una modalità tutta nuova di lavorare derivante dalle misure di distanziamento; abbiamo da tempo esposto le ragioni che supportano logicamente un tale provvedimento, abbiamo portato notevoli precedenti di Aziende che hanno inteso adottarlo (Roma Servizi mobilità, altre Autorità indipendenti) oltre a quanto riferito all’inizio di questo comunicato per la BCE , ma la Banca ad oggi non ha manifestato disponibilità. Apprendiamo ora che i sette Sindacati alleati hanno fatto propria, sia pure ai tempi supplementari, tale proposta, ce ne compiacciamo e riteniamo che la Banca debba ben valutare una proposta che proviene dall’intero schieramento sindacale;
- ripristino delle misure adottate nella prima fase dell’emergenza(ferie aggiuntive e contributo chilometrico per chi lavora in presenza);
- riconoscimento del ticket mensa per i telelavoristi e i delocalizzati.
Permane l’esigenza di riavviare la normalità nelle relazioni sindacali riprendendo il confronto sui grandi temi rimasti ancora in sospeso: riforma dell’Area Operativa e regolamentazione a regime dello smart working.
La Delegazione della Banca ha inteso replicare affermando che la Banca ribadisce la posizione già espressa nel corso dell’incontro di ieri.
L’incontro è stato rinviato ad uno dei prossimi giorni della settimana in corso al termine della riflessione richiesta dal primo tavolo.
Roma, 25 novembre 2020.
La Segreteria Generale
Falbi