Prosegue l’opera di monitoraggio e denuncia della FALBI su tutti i fronti in cui l’equità rischia di restare solo una dichiarazione d’intenti.

Questa mattina sono stati pubblicati gli esiti dei passaggi di segmento – sessione 2025.

A breve invieremo anche una circolare dettagliata con l’analisi complessiva dei numeri, delle promozioni e delle eventuali criticità emerse.

Per ora ci limitiamo a una riflessione di ordine più generale, che riguarda un tema strutturale: il persistente squilibrio di genere nei percorsi di carriera in Banca d’Italia.

Le slides a pagina 6 sono emblematiche: le pari opportunità sembrano essere inversamente proporzionali al grado da raggiungere.

???? Tra i promossi a Direttore, le donne erano il 39% degli esaminati ma solo il 24% dei promossi. Al contrario, gli uomini erano il 61% degli esaminati ma rappresentano ben il 76% dei promossi.

???? Nel caso delle promozioni a Consigliere, la situazione appare solo leggermente più bilanciata: le donne erano ancora il 39% degli scrutinati, ma diventano il 35% dei promossi. Gli uomini passano dal 61% degli scrutinati al 65% dei promossi.

Un dato che conferma un trend ormai consolidato: mentre nelle fasce inferiori della carriera si registra un parziale recupero, più si sale nella gerarchia dei ruoli, più le diseguaglianze si accentuano.

Sembra quasi ci sia la volontà di dare un segnale apparente di apertura nei gradi più bassi, lasciando però immutati gli squilibri ai vertici, dove si concentrano potere e visibilità.

Numeri che parlano chiaro, e che smentiscono nei fatti le buone intenzioni spesso dichiarate.

Anche laddove il divario si riduce, resta evidente una discrepanza sistematica che penalizza le Colleghe nel passaggio ai ruoli apicali.

Non basta evocare l’inclusione: serve un impegno concreto per riequilibrare processi e criteri che, oggi, penalizzano sistematicamente una parte del Personale.

La FALBI continuerà a monitorare, denunciare e chiedere interventi concreti per una vera equità di genere, nei fatti e non solo nei principi.

Vogliamo trasparenza e pari dignità per tutte e tutti!