RIFORMA DELLA RETE TERRITORIALE IL DOCUMENTO DELLA BANCA CONFERMATE LE CRITICITÀ E LE DISTANZE CON LA POSIZIONE DI FALBI e SIBC

Al termine dell’incontro dello scorso 9 luglio, abbiamo ritenuto doveroso approfondire nel dettaglio la proposta della Banca e, a tal fine, abbiamo richiesto un documento esplicativo, che ci è pervenuto nella successiva giornata del 10 corrente (leggi qui).

 

Il citato documento sostanzialmente conferma tutte le criticità e le carenze che FALBI e SIBC avevano già evidenziato in sede di incontro di trattativa.

 

In particolare, FALBI e SIBC avevano richiesto che a premessa di un eventuale accordo fossero formalizzati precisi ed espliciti impegni a non procedere nel medio periodo ad ulteriori interventi di ridimensionamento della Rete, la salvaguardia delle professionalità maturate dalle Colleghe e dai Colleghi, un ripianamento degli Organici delle Filiali che da troppo tempo soffrono di una cronica carenza; a tal proposito oltre a un impegno generico e non qualificato di rafforzamento degli organici e a procedere ad interventi formativi per favorire la riconversione nulla nel documento viene esplicitato; viene accolta la richiesta dei settori, da noi avanzata, ma limitatamente a 10 filiali (6 STC e 4 nuove mono divisionali).

 

Per quanto riguarda gli aspetti di merito sull’attuazione della verifica, la Banca sostiene:

 

? CONCILIAZIONE VITA – LAVORO: durata 2 anni, rinnovabile per altri due. Per chi ha titolo ai benefici di cui alla L.104 per sé o per i propri stretti congiunti e che abbia documentato una situazione di eccezionale gravità che non consente di trasferirsi la durata è connessa al permanere della situazione;

 

? LAVORO AGILE: si prevede un incremento del plafond mensile (senza vincoli annuali) a secondo dei massimali della divisione a cui si verrà addetti: per le divisioni con massimale 10/100: 14 gg. mese; per quelle 5/50: 9 gg mese; per le divisioni a fruizione occasionale: 3 gg./mese, la durata del beneficio è fissata in 5 anni non rinnovabile; nel caso di accettazione del trasferimento tali massimali saranno rispettivamente di 12gg, 7 gg. e 1 giorno, la durata sarà di un anno non rinnovabile; si tratta di una risposta inadeguata che certamente non risolve le difficoltà di chi, per ragioni fondate, opta per il pendolarismo che sarà costretto a rientri in sede da 6 a 18 gg! Una possibilità che evidentemente è sostanzialmente inutile anche in considerazioni delle distanze che per effetto delle chiusure realizzate precedentemente sono notevolmente aumentate. Nessuna proposta viene avanzata per sanare le discriminazioni evidenziate dall’accordo sul lavoro agile che ha escluso un consistente numero di Colleghe e Colleghi dall’utilizzo di tale istituto;

 

? TRATTAMENTO ECONOMICO: in materia di trasferimento e di agevolazioni all’insediamento nella nuova sede si propongono limitati adeguamenti; a nostro giudizio non tengono adeguatamente conto del tempo trascorso dall’ultimo intervento in termini di incremento del costo della vita e dei servizi;

 

? MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO ALL’USCITA: per gli addetti alle due filiali chiuse (BS e LI), che maturano diritto a pensione entro 7 anni e sei mesi si prevede il prepensionamento al 75% ovvero l’esonero per chi ha meno di otto mesi al raggiungimento del requisito pensionistico con pagamento della retribuzione; se raggiunge, invece, il pensionamento entro la data di chiusura è previsto una sorta di “zainetto” una tantum sino al raggiungimento dei requisiti di vecchiaia. Per le nuove filiali mono divisionali sono previsti incentivi una tantum (zainetto); una proposta talmente modesta che non tiene conto di un rinnovamento generazionale particolarmente necessario in occasione di una profonda modifica del modo di lavorare.

 

? MOBILITÀ: nulla viene detto sulla garanzia di volontarietà e sugli eventuali criteri di scelta.

 

Per quanto sin qui detto, la distanza tra la posizione della Banca e quella di FALBI e SIBC è ancora talmente consistente per cui non è ancora possibile parlare di fase concludente del negoziato, così come è velleitaria l’ipotesi, auspicata dalla Banca, di un accordo quadro da realizzare entro la fine del mese corrente.

 

Il confronto dovrà riprendere a settembre, auspicando che maturi nella Banca la consapevolezza della pesantezza delle conseguenze sulla vita delle Colleghe e dei Colleghi e, soprattutto delle loro famiglie, che la riforma proposta comporta.

 

Così come deve aver fine questo circolo di interventi che periodicamente si ripropongono di progressivi ridimensionamenti delle strutture che costringe tutti i Dipendenti a vivere in una situazione di perenne precarietà. 

 

Roma, 11 luglio 2025

Falbi
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