Per l’incontro odierno la Delegazione aziendale si era impegnata a fornire adeguate risposte alle numerose richieste avanzate da FALBI e SIBC, finalizzate
?a ottenere garanzie di stabilità delle strutture per il futuro,
?a tutelare nel modo migliore i colleghi coinvolti dalle chiusure e dalle maggiori rimodulazioni
?allo stesso tempo, a creare condizioni di maggiore vivibilità per chi continuerà ad operare nelle strutture riformate.
Nei giorni precedenti alla riunione la Banca, a sorpresa, ha assunto iniziative di sabotaggio del confronto sindacale, pubblicando una comunicazione del Servizio Organizzazione che già stabiliva modalità e tempistiche della riforma, nonché tenendo webinar sulle funzioni che verranno svolte.
Una scelta evidentemente mirata a depotenziare di valenza e contenuto il negoziato con il Sindacato.
Un’iniziativa caratterizzata dall’arroganza di voler “pilotare” il confronto con il Sindacato, che abbiamo respinto al mittente, affermando che se si realizzerà un accordo questo sarà dovuto ad effettivi e concreti avanzamenti concordati con il Sindacato e garantiti da una precisa cornice normativa, e non in un fuggevole messaggio amministrativo.
Nel merito delle risposte dovute, la Delegazione ha presentato le slides che si allegano.
FALBI e SIBC valutano i contenuti proposte assolutamente negativi ed inaccettabili, in quanto:
- sulla costituzione dei settori segretariali, la proposta della Banca si limita a sei realtà a fronte di 16 filiali che perderanno la Divisione di Segreteria, e senza neppure fornire assicurazioni in merito alla stabilità di tali strutture, agli organici dedicati e alle mansioni degli addetti;
- per il tema di GSP, mancano indicazioni su un piano di rafforzamento strutturale degli organici attraverso assunzioni mirate, e sull’estensione del modello ibrido anche ai colleghi addetti, dando pieno compimento alla riforma del 2021;
- non esiste ancora una scelta sull’attivazione del prepensionamento, che potranno riguardare esclusivamente 6 filiali (LI, BS, VR, FC, SA e CT);
- sul lavoro da remoto esiste una disponibilità estremamente limitata (per chi non aderisce al trasferimento, 13 gg se addetto alle strutture 10/100, 8 giorni se addetto a strutture 5gg, 2 g/mese per GSP; per chi aderisce al trasferimento rispettivamente 12 gg, 7 gg e 1 gg). Il telelavoro sarebbe riconosciuto solo in presenza di L.104 (!). La durata di tali interventi sarà per 2 anni rinnovabili per 1 anno (nessun intervento è previsto nei confronti di coloro che già operano in GSP).
Si tratta, evidentemente, di una base non utile per poter prefigurare un’intesa e, se le disponibilità della Banca non cambieranno profondamente, sarà necessario dichiarare il fallimento di tale tentativo.
Roma, 2 luglio 2025