RIFORMA DELLA RETE TERRITORIALE – INCONTRO DEL 9 LUGLIO

In occasione del precedente incontro, tenuto lo scorso 2 luglio, la Delegazione Aziendale aveva illustrato la propria posizione in merito alla fase attuativa del riordino della Rete da lei proposta.

 

Nell’occasione FALBI e SIBC non avevano mancato di esprimere profonda insoddisfazione e dissenso rispetto a quanto rappresentato dalla Banca.

 

Mancavano, infatti, tutte le norme di garanzia che avevamo dichiarato essere a premessa di un eventuale negoziato sull’attuazione della riorganizzazione a tutela del consolidamento nel tempo della struttura e sulla “vivibilità” da parte delle Colleghe e dei Colleghi in un assetto profondamente modificato rispetto all’esistente.

 

FALBI e SIBC chiedevano garanzia circa la rinuncia della Banca a procedere ad ulteriori ridimensionamenti nel medio periodo, l’avvio di un confronto sui compiti da affidare alle strutture, l’impegno a un costante riadeguamento degli organici, il superamento delle inaccettabili discriminazioni, oggi esistenti, in materia di lavoro da remoto.

 

Anche le “misure” proposte dalla Banca sono apparse estremamente contenute e, in alcuni casi, di portata inferiore a quelle negoziate in occasione di precedenti chiusure.

 

Abbiamo richiesto, e ci attendevamo, che con l’incontro odierno la Banca rappresentasse significativi movimenti evolutivi rispetto a quanto proposto nel precedente incontro.

 

La Delegazione Aziendale ha, quindi, rappresentato le nuove proposte (vedi le slides allegateche seguono:

 

? creazione di “settori istituzionalizzati” (da noi richiesta): riguarderebbero le 6 filiali STC e 4 filiali rimodulate (SA, FC, VR e CT), la cui durevolezza, consistenza e tutela degli ambiti mansionistici sarebbero vincolate da una specifica nota a verbale;

 

? sarebbero riadeguate le agevolazioni all’insediamento nella nuova sede, nelle misure precisate in slide;

 

? lavoro delocalizzato: verrebbero incrementati i giorni di smart working per alcune fattispecie coinvolte nel riassetto;

 

? misure di accompagnamento all’uscita: l’assegno di sostegno verrebbe previsto esclusivamente per le due filiali in chiusura; per le filiali rimodulate verrebbe previsto solo un’una tantum.

 

Si tratta di avanzamenti modesti che non consentono ancora una valutazione favorevole da parte di FALBI e SIBC; tuttavia, consapevoli dell’esigenza di fornire certezze di prospettive alle Colleghe e ai Colleghi interessati, abbiamo chiesto alla Banca un documento articolato necessario per meglio approfondire e valutare la reale portata della proposta avanzata al tavolo.

 

In pochi giorni avremo tale documento e saremo in grado di esprimere una valutazione compiuta, integrando la proposta aziendale con le necessarie osservazioni e modifiche migliorative, nell’interesse esclusivo del personale.

 

Roma, 9 luglio 2025

 

Falbi
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