Già il 10 giugno scorso spedimmo una circostanziata replica ad un articolo diffamatorio apparso su “Il Fatto Quotidiano”, senza però ricevere il “democratico onore” di una pubblicazione. Ciò non ci esime dal dovere di difendere i lavoratori della Banca in ogni modo ed in ogni caso, anche per evitare strumentalizzazioni ad opera di repliche “preconfezionate” e decisamente soft.
Ecco la lettera inviata alla redazione del quotidiano.