CSR: SODALIZIO COOPERATIVO O BANCA D’AFFARI?

In questo periodo più volte siamo intervenuti per sollecitare la CSR a adottare iniziative per alleggerire la posizione di tanti Colleghi che, per effetto dei noti provvedimenti adottati dalla BCE in tema di tasso di riferimento, vengono a trovarsi in difficoltà per effetto dell’aumento delle rate da pagare per le diverse operazioni di credito in essere con la Cassa.

 

Al momento il C.d.A. non ha ritenuto di dare alcuna risposta adottando provvedimento di attenuazione degli effetti provocati dall’aumento dei tassi.

 

D’altra parte, nessuna iniziativa è stata assunta per quanto riguarda i tassi riconosciuti sui depositi ai Colleghi che affidano i propri risparmi alla Cassa.

 

È evidente che aumentando i tassi attivi e tenendo fermi i tassi passivi la Cassa realizza cospicui utili (una parte considerevole dei quali dovranno essere conferiti in imposte allo Stato).

 

Di fatto quanto sta avvenendo sui tassi si traduce in un’azione speculativa da parte della Cassa.

 

Si tratta, comunque, di una politica miope che rischia nel medio periodo di mettere in difficoltà di liquidità la CSR.

 

Infatti, il mercato (sia per quanto riguarda i titoli di Stato che i trattamenti previsti per i depositi da parte di altri Istituti di credito) già offre condizioni di miglior favore rispetto a quelle previste dalla Cassa.

 

Il rischio reale è quello di una migrazione dai depositi addirittura di un disinvestimento delle azioni CSR.

 

Un fenomeno che, a seconda della sua portata, potrà avere conseguenze sulla liquidità e/o sulla capitalizzazione del Sodalizio e, di conseguenza, sulla sua operatività.

 

Ci attendiamo da subito una responsabile presa di coscienza della situazione da parte degli Amministratori della Cassa e la conseguenziale adozione di tutti i provvedimenti utili a prevenire qualsiasi criticità.