Incontro del 27 ottobre Agenda per il confronto negoziale

L’incontro odierno, convocato dalla Banca con tutte le organizzazioni sindacali al fine di definire un’agenda negoziale per i prossimi mesi, ha permesso a FALBI e SIBC di esplicitare e argomentare la propria posizione che rappresenta la maggioranza assoluta delle carriere operative e una rilevante quota di quella manageriale..

 

Ad avviso di FALBI e SIBC, l’agenda negoziale dei prossimi mesi non potrà essere dettata dall’Amministrazione, né dai sindacati. La sta già dettando la realtà.

 

La realtà dice che la revisione degli inquadramenti del personale rappresenta una priorità ineludibile e da troppi anni rinviata. Lo attesta una serie infinita di impegni e dichiarazioni a verbale firmati anche dall’Amministrazione, oltre a tutti i documenti di respiro strategico che la Banca ha prodotto di recente, anche in relazione all’avvento del modello di lavoro ibrido.

Lo testimonia anche la procedura di raffreddamento aperta nelle scorse settimane da FALBI e SIBC, per denunciare il mancato rispetto degli impegni dell’Amministrazione di negoziare speditamente e con la massima concretezza il tema inquadramenti del personale. Quella procedura è tuttora in corso perché nel recente incontro di raffreddamento la Banca ha assunto un atteggiamento provocatorio atto a esacerbare i conflitti, anziché avviarne la soluzione.

 

La realtà evidenzia anche una situazione economica che non ha paragoni negli ultimi trent’anni. La crisi energetica, il caro-bollette, le spinte inflazionistiche, il rialzo dei tassi BCE e, per conseguenza, di mutui e finanziamenti stanno riducendo il reddito disponibile ben oltre le già negative previsioni inflattive riconosciute, attraverso l’IPCA, nello scorso mese di giugno. Affrontare il tema economico e retributivo è quindi anch’esso prioritario, anche per gli effetti non proporzionali al reddito dei costi energetici per la lentezza dei meccanismi di recupero inflattivo previsti dal modello contrattuale.

Certamente, nell’immediato non è ulteriormente rinviabile il negoziato per il riconoscimento della maggiore efficienza aziendale 2021 rispetto al 2020, di cui – ancora a fine ottobre! – nulla è stato comunicato al personale e ai suoi rappresentanti.

 

Portati a soluzione questi temi, FALBI e SIBC hanno altresì sollecitato l’Amministrazione ad affrontare i temi del welfare aziendale e di Banconote. 

Sul welfare aziendale, abbiamo chiesto alla controparte di non prorogare, in modo unilaterale, l’attuale contratto welfare con Eudaimon. Lo abbiamo chiesto non soltanto per le debolezze che il portale attuale ha evidenziato, ma anche in relazione alle modifiche normative fiscali intervenute e alle modifiche comportamentali durature indotte dalla pandemia.

Su Banconote, è evidente che è evidente che una destinazione di risorse e distribuzione più efficace all’interno dello stabilimento può produrre un circolo virtuoso in termini produttivi e di riconoscimento degli sforzi compiuti dal personale.

 

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L’Amministrazione – pur riconoscendo che la riforma degli inquadramenti rappresenta un aspetto prioritario per consentire “un salto di modello significativo per un comparto che assorbe una parte del personale ampia” – non si è detta ancora pronta (!) e avrebbe in animo di avviare concretamente il confronto solo il prossimo 16 novembre.

 

Persino sull’efficienza aziendale, è stato comunicato che il Dipartimento Pianificazione e Bilancio starebbe tuttora “completando i calcoli”, dopo i quali si avvierà il negoziato.

 

Peraltro, la Banca ha posto questi temi sullo stesso piano di un ampio ventaglio di altre tematiche negoziali (incentivi del Codice degli Appalti, ferie solidali, regime dei turni presso GES 24/7 per minacce “cyber”, ecc.) tra le quali scegliere liberamente in base alle proprie priorità.

Ha invece escluso un nuovo negoziato sul welfare, in quanto considera il contratto con Eudaimon “soddisfacente” e quindi suscettibile di proroga, salvo “aggiustamenti” di portata non ben definita. Ha altresì escluso, al momento, interventi correttivi sull’Area Manageriale, se non per aspetti specifici (più correttamente da intendere “marginali”).

Per quanto riguarda le sedi informative, sono previste in tempi brevi quelle concernenti il piano strategico triennale 23/25 e organici e avanzamenti per il 2023.

 

Un approccio che abbiamo voluto correggere, ribadendo l’assoluta priorità da riconoscere alla riforma dell’Area Operativa – per la quale abbiamo richiesto che i relativi incontri avvengano con cadenza settimanale – e alla trattazione di materie economiche anche per fare fronte alla drammatica spirale inflattiva. 

 

Come tavolo di maggioranza assoluta nell’Area Operativa, e di maggioranza relativa sul piano trasversale, FALBI e SIBC si attendono che l’agenda sia coerente con la priorità di temi indicata, e che ad essa si accompagni un calendario negoziale idoneo al raggiungimento di risultati positivi per il personale e per l’Istituto.