DEFINITO IL PRIMO PACCHETTO DI ACCORDI: FERIE SOLIDALI PAGAMENTO BOLLETTE ENERGETICHE PROROGA CREDITI VINCOLATI WELFARE E AMPLIAMENTO CAUSALI PER I FIGLI DISABILI

Con l’incontro negoziale odierno si è proceduto a definire il primo pacchetto di accordi che prevedono:

 

FERIE SOLIDALI: l’introduzione della possibilità anche per i Dipendenti della Banca d’Italia di utilizzare lo strumento delle ferie solidali. Si tratta di una novità di rilevante valore sociale e di solidarietà tra i Colleghi, grazie alla quale sarà possibile destinare parte delle proprie ferie e permessi a quei Colleghi che si trovano in particolari situazione di difficoltà, che ne facciano richiesta;

 

RIMBORSO BOLLETTE TRAMITE WELFARE: il D. L. 48/2023 all’art. 40 ha ammesso la possibilità, per il 2023, di utilizzare il credito welfare liberamente spendibile – sia quello riconosciuto ai dipendenti per sé che quello attribuito per ciascun figlio – per ottenere il rimborso, da parte della piattaforma online, delle somme pagate per le bollette energetiche, nell’ambito dei fringe benefit aziendali. L’accordo raggiunto rappresenta un intervento destinato ad aiutare i Colleghi in un periodo in cui i costi dell’energia hanno subito abnormi aumenti;

 

MIGLIORAMENTI WELFARE 2023-24: tutti i crediti welfare vincolati, con scadenza a fine del 2023, anche riferiti agli anni scorsi e non utilizzati, saranno prorogati al 31 dicembre 2024. I crediti relativi ai figli disabili, al credito studio all’estero e al personale in quiescenza, se scaduti a fine 2022, saranno riaccreditati entro 30 giorni e saranno nuovamente utilizzabili. L’accordo prevede l’estensione della validità a tutto il 2024 fornendo, quindi, la possibilità di utilizzare i crediti residui in tutt’uno con quelli che matureranno. Nell’occasione si è provveduto a modificare le causali di utilizzo del credito vincolato per i figli disabili. Sino ad oggi era possibile ricorrere a tali benefici solo in regime di ricovero: l’accordo ne estende la possibilità anche per l’assistenza domiciliare (prestazioni infermieristiche, fisioterapiche, psicologiche, badantato anche non domiciliare, insegnanti di sostegno, corsi per la lingua dei segni etc.) in tutti i casi compatibili con la normativa fiscale. Con le innovazioni introdotte si interviene concretamente per sostenere le esigenze di chi si trova in tali situazioni.

Inoltre, tutti i crediti che matureranno nel 2024 saranno rivalutati del tasso di inflazione IPCA dell’intero triennio;

 

RINNOVO WELFARE AZIENDALE: impegno delle parti a procedere con immediatezza, in vista della gara d’appalto futura, a una verifica negoziale per definire le condizioni della futura gara d’appalto. L’obiettivo è quello di assicurare una maggiore fruibilità dei crediti vincolati che oggi risultano difficilmente utilizzabili a causa dell’eccessiva frammentazione delle causali. Chiederemo, nell’occasione, il consolidamento dell’incremento del credito libero riconosciuto transitoriamente solo per gli anni 2022 e 2023.

 

 

 

Terminato il confronto sul “primo pacchetto di accordi” è necessario passare al “secondo pacchetto” che riguarderà:

 

definizione dell’IPCA 2023: come è noto le regole di contrattazione vigenti in Banca d’Italia prevedono obbligatoriamente che annualmente, all’atto della pubblicazione del dato da parte dell’ISTAT, si proceda al riconoscimento strutturale dell’inflazione incrementando le tabelle retributive. Si tratta evidentemente di un meccanismo di vantaggio rispetto ad altre categorie per le quali il dato ISTAT costituisce un mero “punto di riferimento” per i successivi rinnovi contrattuali;

 

riconoscimento anticipato del conguaglio IPCA 2022, tenuto conto della particolare significatività dello scostamento registrato rispetto al dato previsionale;

 

efficienza aziendale: come è noto non è stato possibile definire l’accordo 2022 a causa della pretesa della Banca di introdurre, per la prima volta, la logica dello scambio anche per tale riconoscimento, per cui veniva pretesa l’abolizione della monetizzazione delle festività soppresse e la cancellazione dell’indennità per il CDM. Venendo meno tali pregiudiziali, sarà possibile riavviare concretamente il negoziato, in vista della definizione dell’accordo.

 

FALBI e SIBC hanno scelto tale percorso perché consapevoli delle particolari difficoltà che, in questo periodo di inflazione fuori controllo, provocano progressivi deterioramenti del valore reale delle retribuzioni, In particolare il secondo pacchetto dovrebbe fornire adeguate risposte alle necessità della Categoria.

 

Terminata questa tornata negoziale, che dovrà necessariamente realizzarsi in tempi brevi, sarà necessario proseguire il confronto sulla riforma degli inquadramenti per l’Area Operativa, rispetto alla quale siamo in attesa di risposte alla piattaforma presentata dalle nostre OO.SS.

 

Parallelamente abbiamo chiesto alla Banca di rappresentare con trasparenza la propria visione sul futuro delle Filiali, anche per restituire serenità e certezze al Personale della Rete; al riguardo, resta impregiudicata la posizione di FALBI e SIBC di netta contrarietà a provvedimenti di ridimensionamento della Periferia.

 

Roma, 19 giugno 2023.