DIALOGO SOCIALE SEBC – WEBEX: 5 MAGGIO 2021 LA BCE, ANCORA UNA VOLTA, CONSIDERA IL DIALOGO CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI, COME UN FASTIDIOSO OBBLIGO A CUI ADEMPIERE

Ancora una volta (è il secondo caso su 3) la Presidente della BCE Lagarde non ha partecipato al Dialogo Sociale, delegando il Vice Luis De Guindos, che si è esibito in un discorso molto interessante sulla pandemia, sullo stato delle vaccinazioni e delle politiche poste in essere dalle istituzioni europee, ma non ha trattato nessuna delle tematiche oggetto dell’incontro.

 

Abbiamo fatto rilevare ciò a De Guindos, che ha reagito dimostrando di non essere abituato al dissenso, visto che la BCE, citata molto spesso a sproposito come modello da seguire, non ammette il sindacato a negoziare alcunché.

 

A proposito di pessimi esempi, nelle scorse settimane la Banca centrale della Lettonia, che già aveva intravisto nella pandemia una ghiotta occasione per licenziare un po’ di colleghi, ha deciso di esternalizzare alcune attività del Dipartimento della sicurezza e contestualmente di comunicare, a decisione presa, che licenzierà gran parte dei colleghi del Dipartimento, tra i quali quasi tutti gli iscritti al sindacato LAKRS.

 

Nel corso della riunione, a cui la rappresentante della Conferenza delle risorse umane (HRC) della Banca di Lettonia, sia pure invitata, ha deciso di non partecipare, è stato richiesto un intervento della BCE, leader dell’HRC, per risolvere il problema. Lo Scecbu segue costantemente la vicenda: vi riferiremo in merito.

 

L’Executive Bureau dello Scecbu, dopo aver riferito nel corso dello scorso incontro in merito alle condizioni di lavoro nelle banche centrali durante le prime fasi della pandemia, ha anche questa volta coinvolto attivamente uno dei gruppi di lavoro costituiti al suo interno, che ha tenuto una presentazione in esito a un recente sondaggio a cui hanno partecipato i sindacati di 18 banche centrali. Il “Diversity Working Group” ha ben evidenziato, nel suo lavoro avente ad oggetto le tematiche relative alle problematiche di genere e di età, che, salvo poche eccezioni, siamo ancora lontani, in Europa, da un modello che valorizzi le donne e il personale meno giovane. Difatti, dai risultati del sondaggio emerge molto chiaramente che le donne fanno molta fatica ad occupare posizioni di senior management e che i colleghi dai 55 anni in su vengono costantemente scavalcati nelle promozioni dai più giovani.

 

La presentazione dello Scecbu era stata preceduta da due interventi, che hanno riferito esclusivamente di ciò che avviene in BCE su burn-out e tematiche di genere.

 

Nel corso dell’incontro si è anche tenuta una presentazione relativa all’euro digitale, a cui ha partecipato, in un franco e vivace dibattito, il membro del board BCE, nonché ex Direttore Generale della Banca d’Italia, Fabio Panetta. Questi, con grande autorevolezza, ha rassicurato i sindacati delle banche centrali sul fatto che il nuovo euro digitale non significherà l’abbandono del contante, ma costituirà una nuova opportunità per le stesse banche centrali, che hanno il dovere di intervenire e gestire una attività in cui nuovi attori si affacciano pericolosamente sul mercato.

 

Panetta, che non è mai intervenuto, quando era Direttore Generale della Banca, in incontri sindacali, ha accettato l’invito a partecipare ai prossimi incontri e a riferire sugli sviluppi di un tema che avrà enormi ripercussioni sulle attività lavorative di tanti colleghi.

 

Nell’ultima sessione dell’incontro, dedicata agli impatti della politica monetaria sulle questioni ambientali, la BCE si è soffermata molto sull’esigenza di intervenire, nei diversi ambiti di competenza (stabilità finanziaria, SSM, politica monetaria), affinché tutte le attività poste in essere abbiano il minore impatto sul nostro pianeta.

 

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Il Dialogo Sociale SEBC discute, a scopo informativo, su tematiche che hanno impatto sulle condizioni d’impiego delle banche centrali e nella BCE. Purtroppo la BCE, poco avvezza a interloquire con le parti sociali, continua, nelle riunioni periodiche a cui partecipiamo, a parlare solo di ciò che avviene al suo interno, a informarci e a raccontarci con colpevole ritardo dei progetti che ha in essere, senza tenere in considerazione l’importante ruolo che il personale delle banche centrali, incluso quello della stessa BCE, ricopre per il buon funzionamento del SEBC.

 

Aspettavamo, nel corso di questa riunione, la bozza dell’Ethics Framework che la BCE vuole imporre, in alcuni casi anche in violazione delle Costituzioni, alle banche centrali, ma non ci sono giunte notizie concrete in merito.

 

L’assenza della Presidente Lagarde nell’incontro, il disinteresse e la sufficienza mostrati dal Vice Presidente De Guindos, non fanno onore a un’istituzione che è al servizio dei cittadini e che deve tenere conto del ruolo ricoperto dai rappresentanti del personale.

 

Occorre, di contro, evidenziare la grande attitudine all’ascolto e al dialogo di Fabio Panetta, che ha risposto puntualmente alle numerose domande rivoltegli.

 

OSSERVAZIONI CONCLUSIVE

 

 

DIALOGO SOCIALE SEBC
maggio 2021

 

Osservazioni generali dei rappresentanti del personale

 

I rappresentanti sindacali del personale hanno espresso il loro disappunto per l’assenza della Presidente della BCE, la sig.ra Christine Lagarde. Il dialogo sociale del SEBC si svolge solo due volte all’anno e, pertanto, le OO.SS., in rappresentanza di 55.000 dipendenti del SEBC, non comprendono questa mancanza di dialogo con il Presidente e confidano che l’importanza di questo dialogo stretto per i rappresentanti del personale sarà presa in considerazione in futuro.

 

Nonostante ciò, i rappresentanti del personale hanno apprezzato la presenza di Luis de Guindos, vice presidente­ della BCE, che ha trovato il tempo di sostituire la signora Lagarde all’apertura della riunione. Ringraziamo il signor de Guindos per la sua presenza e per il tempo che ha trascorso in dialogo con lo staff. Tuttavia, dobbiamo sottolineare il fatto che, in futuro, vorremmo saperne di più sulle questioni e poter riflettere le preoccupazioni del personale del SEBC, in settori quali l’evoluzione dei compiti del SEBC e il suo impatto futuro sul lavoro del personale. A questo proposito, le considerazioni generali sulla situazione economica sono di scarsa rilevanza.

 

I rappresentanti dei sindacati del SEBC hanno messo in evidenza le incertezze istituzionali ed economiche che hanno colpito le banche centrali del SEBC a causa della pandemia e della necessità di stabilità e di visione a lungo termine. Come la Fed, il SEBC deve riflettere sulle sfide che stanno per sorgere presto. A tal fine, dispone di personale qualificato e competente, con la necessaria consapevolezza delle questioni europee.

 

All’annuncio della riforma della Banca centrale di Lettonia, i rappresentanti del personale del SEBC hanno reagito con forza alla decisione di abolire il servizio di sicurezza e di licenziare il personale interessato. Da allora sembra che si stia nuovamente svolgendo un dialogo tra le parti sociali. Le tre federazioni SCECBU, UNI ed EPSU rimangono attente allo sviluppo di questo dialogo e vogliono un esito positivo ed equo.

 

Il SEBC deve approfittare di questi sfortunati mesi di pandemia per creare un nuovo modello sociale in cui il riconoscimento degli attori non rimarrà un concetto gestionale teorico, ma diventerà una realtà per tutto il personale del SEBC. In ogni caso, per noi, in qualità di rappresentanti del personale, l’uno non va senza l’altro. Ciò è ancora più importante dal momento che l’Unione europea non ha mostrato un volto unitario e reattivo nella gestione di questa crisi sanitaria. Questa deve essere un’opportunità per avviare una nuova dinamica delle risorse umane, generatrice di lavoro e rispettosa del personale.

 

C’è bisogno di una cultura aziendale condivisa.

 

Questa dovrebbe essere anche un’occasione per riflettere su una cultura aziendale condivisa tra le parti sociali del SEBC e, pertanto, i rappresentanti delle risorse umane sono i benvenuti a partecipare alle riunioni del dialogo sociale del SEBC. Dobbiamo rafforzare la collaborazione tra di noi per comprendere meglio l’evoluzione del SEBC e per scambiare i nostri diversi punti di vista. I rappresentanti sindacali sono disposti ad andare oltre in questo settore. Ciò significa che durante le riunioni del dialogo sociale del SEBC, le presentazioni dei temi all’ordine del giorno dovrebbero evocare non solo la visione della BCE, ma anche la visione del SEBC nel suo insieme.

 

Benessere e diversità

 

Burn-out e salute mentale sono aspetti essenziali per quanto riguarda il dialogo del benessere. I rappresentanti dei sindacati hanno convenuto sulla necessità di condividere iniziative comuni e informazioni pertinenti su questo punto. Ciò è ancora più importante in quanto i problemi di burn-out e di salute mentale possono riguardare i colleghi che soffrono di isolamento sociale a causa di misure di confinamento e telelavoro forzato da un lato e sono suscettibili di aumentare nei prossimi mesi, quando il ritorno alla “normalità” può essere un innesco, dall’altro.

 

Il divario tra i sessi è un altro importante settore problematico che viene sempre più discusso all’interno delle organizzazioni e la presentazione da parte della BCE è stata molto apprezzata dai rappresentanti del personale. Tuttavia, ancora una volta, siamo del parere che si debbano preparare studi comparativi, non solo a livello della BCE, ma anche a livello del SEBC. Proponiamo che l’HRC e le tre federazioni collaborino su questo tema in futuro per elaborare studi comparativi.

Infatti, i risultati di un recente sondaggio sulle questioni legate al genere e all’età, presentati durante l’incontro da una Federazione, hanno dimostrato molto chiaramente che, tra le altre questioni, le donne trovano più difficile ottenere posizioni dirigenziali e che i colleghi dai 55 anni in su sono costantemente superati per le promozioni dalle loro giovani coorti.

 

Aggiornamenti FinTech

 

I rappresentanti del personale hanno particolarmente apprezzato il dialogo con Fabio Panetta per uno scambio franco e concreto sul possibile futuro dell’euro digitale.

 

A tale riguardo, i rappresentanti del personale sono estremamente sensibili alla cooperazione a livello dell’Eurosistema. Se l’euro digitale diventa realtà, i sindacati condividono l’idea di Panetta che dovrebbe essere prodotto, gestito e controllato da istituzioni pubbliche e banche centrali.

 

Inoltre, i rappresentanti del personale hanno accolto con favore l’idea che il contante debba rimanere un mezzo di pagamento insostituibile e sono del parere che l’uso e l’accettazione del contante debbano essere legalmente e praticamente garantiti e sostenuti, per quanto possibile, dall’Eurosistema nell’ambito del suo mandato.

 

Infine, i rappresentanti del personale vorrebbero proporre che venga esteso un invito a Fabio Panetta a partecipare alla prossima riunione del dialogo sociale per continuare questo dialogo e scambiare, come ha ricordato, la nostra visione, il nostro punto di vista e le nostre esigenze di personale del SEBC per estendere questa attività alle banche centrali nazionali.

 

Aggiornamento della strategia della BCE

 

I rappresentanti sindacali sono consapevoli delle sfide dell’economia verde e dei cambiamenti climatici all’interno del SEBC. Essi sostengono le iniziative delle banche centrali volte a rendere più ecologici i mercati finanziari e l’economia nel suo complesso. Nonostante i suoi aspetti tecnici, questo tema dovrebbe avere il suo posto nel dialogo sociale, sia a livello nazionale che a livello del SEBC.

 

È fondamentale che tutte le banche centrali possano operare nella stessa direzione. Riteniamo che vi sia ancora molto impegno da compiere, in quanto le disparità tra le banche centrali sono ancora significative.

 

Codice etico della BCE

 

I sindacati hanno messo in dubbio l’importanza di tenere una discussione sulla revisione del codice etico nel novembre 2020 e tuttavia, ad oggi, non è stata trasmessa alcuna informazione, anche se sono già trascorsi sette mesi.

 

Essi sottolineano ancora una volta che le legislazioni nazionali prevalgono e che ogni cambiamento deve essere soggetto ad un’adeguata consultazione sociale a tutti i livelli pertinenti.

 

Conclusioni

 

Su tutti i temi discussi durante la riunione, il dialogo sociale del SEBC deve svolgere pienamente il suo ruolo. Per questo motivo proponiamo un nuovo modo di scambiare opinioni tra i rappresentanti del personale e i leader del SEBC per affrontare ulteriormente le iniziative e i temi pertinenti per il futuro del SEBC nel suo insieme, in quanto riteniamo di poter presentare proposte forti all’HRC per i diversi settori di interesse.