DOPO IL BUDGET PER IL BOLLETTINO E PER L’ATTRIBUZIONE DEI LIVELLI ARRIVA QUELLO PER LO STRAORDINARIO!

Non sappiamo dire se, nel leggere la recente comunicazione della Banca, che dà notizia dell’introduzione di un ulteriore budget nella gestione del Personale, siano prevalsi sentimenti di ilarità ovvero di preoccupazione nel constatare “in che mani siamo finiti”.

 

Nell’occasione, dopo una serie di vincoli imposti ai responsabili su importanti aspetti di gestione come la valutazione del Personale o la crescita economica per la Carriera Manageriale, si annuncia, con l’aria delle migliori occasioni e per cogliere l’ormai abusato obiettivo del risparmio delle risorse, l’introduzione di budget nella “concessione” dello straordinario ovvero dei plus orari.

 

Eppure, Sindacati e Banca, nel definire in Regolamento del Personale le modalità di applicazione della norma e gli specifici limiti ad esse poste, erano stati molto dettagliati, evidentemente ora la Banca preferisce essere da sola nello stabilire chi, come e quando!

 

Se ne trae l’impressione che la Banca sia popolata da responsabili “dalle mani bucate” pronti a riconoscere punteggi di bollettino fuori dalla realtà, avanzamenti economici sui livelli immeritati e, ora, distribuzioni a piene mani di lavoro straordinario sostanzialmente inutile, per cui si decide di mettere freno a tanta “avventatezza gestionale” ponendo loro vincoli e limiti gestionali per ricondurli sulla strada della virtù!

 

Nemmeno si è considerato che, se fosse vero l’utilizzo di risorse della Banca per riconoscere ingiusto vantaggio a qualcuno, ci troveremmo in presenza di reato!

 

Ricordiamo male ma il lavoro straordinario non è definito dal nostro regolamento come uno strumento eccezionale per far fronte a esigenze impreviste ed imprevedibili? Ci risulta male o spesso si esercitano pressioni sui Lavoratori per ricorrere al lavoro straordinario al fine di compensare sempre più ampie crepe che si realizzano negli organici soprattutto delle strutture operative?

 

Ora che cosa succederà? I Responsabili di struttura si troveranno ad avere a che fare con una coperta troppo corta, così come è avvenuto per i bollettini e i livelli, per cui dovranno fare scelte tra chi sarà chiamato e chi no ad effettuare prestazioni straordinarie, con il paradosso che quello che è sicuramente un onere richiesto al Lavoratore diventerà – nella concezione della Banca – una sorta di “sistema premiale”. E già si immaginano le funamboliche argomentazioni portate a giustificazione dei dinieghi: “purtroppo l’Amministrazione Centrale ha messo a disposizione pochi numeri e io sono costretto a fare delle scelte obbligate”.

 

Noi abbiamo molta stima dei Colleghi che assumono queste decisioni: essi hanno studiato tanto e sono carichi di riconoscimenti accademici, ma forse esiste un problema di esperienza: dubitiamo che abbiano mai visto, nemmeno da lontano, una divisione operativa della Banca e quello che in essa succede!