Come già preannunciato oltre un mese addietro, è stata modificata l’iniqua legge relativa ai finanziamenti della CSR (mutui e prestiti) concessi ai Dipendenti in servizio e in quiescenza della Banca d’Italia.
Sarà bene ricordare che la modifica della legge era stata richiesta in modo specifico dalla FALBI e dalla FABI, che si erano rivolti ai rappresentanti del Governo.
Ed infatti, quella proposta è, ora, legge e tutti i dipendenti della Banca d’Italia che avevano stipulato con la CSR mutui e prestiti tasso fisso, quando il tasso della BCE non era superiore a quello pattuito, non dovranno più pagare il fringe benefit perché il tasso della BCE sarà considerato quello vigente al momento della stipula del mutuo o del prestito.
Per i tassi variabili sarà considerata la differenza tra il tasso proposto e quello della BCE in vigore nel mese di scadenza della rata.
La decorrenza della legge è prevista con effetto retroattivo, e ciò significa dall’1/1/2023.