Nel corso della vicenda dei cd fringe benefit, che ha comportato pesanti conseguenze sulle retribuzioni dei Colleghi e dei Pensionati, abbiamo più volte segnalato le responsabilità della Cassa, non certo in relazione all’applicazione (che è imputabile esclusivamente alla Banca d’Italia quale sostituto di imposta) ma per le evidenti e numerose carenze in termini di trasparenza e dei doveri di tutela della propria Clientela.
I contratti sottoscritti al momento dell’erogazione del credito e i prospetti integrativi mai hanno contenuto l’avviso che si trattava di “credito agevolato” erogato in virtù di convenzione con il datore di lavoro e, di conseguenza, assoggettabile al regime di tassazione quale fringe benefit.
Inoltre, la CSR per mesi ha collaborato con la Banca al fine di approntare i tabulati necessari per consentire l’applicazione della tassazione senza avvertire il dovere di comunicare ai Clienti/Soci quanto stava avvenendo e, tantomeno, ha inteso rappresentare alla Banca che i tassi praticati non erano da porsi in relazione alla circostanza che si trattava di “dipendenti di Banca”, bensì agli scopi solidaristici del sodalizio.
Eppure, le regole di vigilanza, le pronunce dell’Arbitro, e copiosa giurisprudenza, anche di rango; hanno in più occasioni ribadito i principi di correttezza, buona fede e trasparenza che fanno capo al sistema bancario in quanto chiamato ad esercitare un’attività costituzionalmente tutelata.
“Nel settore bancario tale principio è connotato dal ruolo della banca che assume sul piano funzionale un ruolo preminente innalzando, agli istituti di credito, un l’obbligo di diligenza e buona fede dal livello medio del buon padre di famiglia a quello qualificato, diligenza, caratterizzata da condotte in parte tipizzate in parte enucleabili caso per caso la cui violazione genererà responsabilità per culpa in omettendo”.
Per ultimo alla richiesta di accesso agli atti presentata da numerosi Colleghi, la CSR ha risposto solo in parte, in termini complessivamente generici e a tratti omissivi.
Per tali ragioni abbiamo inviato la lettera che si allega sollecitando la Cassa a un comportamento maggiormente trasparente e collaborativo nei confronti dei propri Soci.