Mentre ai Dipendenti si chiedono sacrifici, tagli e “razionalizzazioni”, a Palazzo si consuma l’ennesima pagina di privilegio.
Il GovernatoRE – che già dispone di un intero Servizio dedicato alla Comunicazione – ha deciso di portare con sé una “comunicatrice personale”, proveniente dalla BCE.
Una nomina silenziosa, avvolta nel mistero. Nessuna comunicazione ufficiale, nessuna trasparenza sul contratto di consulenza, nessuna informazione sul ruolo effettivo della nuova arrivata. Nulla sul sito della Banca, come invece prevedono le norme.
Il monarca decide in autonomia: da un lato impone austerità, dall’altro dispensa incarichi su misura e benefit personali.
Grazie a Sua Maestà, la trasparenza va in esilio. L’accountability, cancellata.
E intanto, noi – sudditi di questa deriva – restiamo in attesa di risposte.