Tra i temi centrali del timing, illustrati nel corso dell’incontro del precedente 11 aprile e riguardanti l’attuazione degli interventi organizzativi, la Delegazione Aziendale ha inteso porre in evidenza la salvaguardia dell’esperienza professionale delle Colleghe e dei Colleghi addetti alle filiali private delle funzioni di riferimento.
Ovviamente, a condizione che si sia disponibili a “fare le valigie” e trasferirsi in una struttura che mantiene le specifiche funzioni: una scelta sempre difficile, spesso impossibile per determinate condizioni individuali e familiari.
A proposito della salvaguardia delle esperienze professionali, in corso di incontro, abbiamo chiesto quali fossero le garanzie per gli addetti alle Segreterie accorpate con GSP, oltre alla perdita della titolarità da parte dei responsabili a cui non viene garantita, anche in altre realtà, analoga posizione organizzativa.
Dopo una prima imbarazzata, quanto omissiva, risposta secondo la quale i Titolari avrebbero avuto cura di rispettare le specifiche professionalità, la Delegazione Aziendale ha dovuto ammettere che “a termini di Regolamento i Titolari avrebbero potuto chiedere ai Lavoratori, provenienti dalle Divisioni di Segreteria abolite, di svolgere anche compiti relativi al trattamento del contante”.
Cosa, ovviamente, scontata ma che ancora una volta svela come la narrazione adottata per rendere accettabile la riforma proposta sia caratterizzata da inganni e illusioni.
Aggiungiamo questo alla lunga lista di effetti negativi che la riorganizzazione riverserà sulle Colleghe e i Colleghi coinvolti, rafforzando la nostra convinzione di chiedere modifiche al modello organizzativo proposto ancor prima di discutere delle misure di accompagnamento che rappresenterebbe l’esplicita accettazione della riforma deliberata dal Consiglio Superiore.
Leggiamo che le altre OO.SS. esercitano un pressing per avviare il negoziato sui provvedimenti di sostegno.
Lo riteniamo un grave errore perché sarebbe l’atto finale per consentire alla Banca di realizzare la riforma organizzativa che, per motivi evidenti, rappresenterebbe un grave nocumento per la condizione e per le prospettive lavorative di numerose Colleghe e Colleghi.