Oggi il Governatore ha ricevuto separatamente le OO.SS. presenti all’interno della Banca per uno scambio di dee e di posizioni relative ai temi di maggior portata al tavolo del negoziato e sulle connesse priorità.
Nonostante la ristrettezza del tempo a disposizione, ad ogni Sindacato erano dedicati 30 minuti, abbiamo inteso rappresentare con determinatezza al Governatore la necessità di procedere con urgenza alla trattativa per la riforma dell’Area Operativa e a un chiarimento sulle intenzioni della Banca in relazione all’assetto della Rete sul territorio.
Le Colleghe e i Colleghi inquadrati nell’Area Operativa attendono la riforma dal lontano 2016 (quando al contrario si è provveduto alla riforma dell’Area Manageriale): un tempo abnorme che testimonia del fallimento delle parti trattanti e delude soprattutto i più giovani, che non trovano nell’attuale assetto le risposte adeguate alle loro aspettative ed esigenze.
Abbiamo sottolineato al Governatore l’esigenza, ormai improrogabile, che le Delegazioni Aziendali e Sindacali riprendano il confronto sulla riforma degli inquadramenti con spirito di concretezza e realismo, abbandonando il velleitarismo che ha caratterizzato alcune proposte avanzate nel passato.
Soprattutto abbiamo affermato che, se veramente si vuol realizzare tale innovazione, la riforma degli inquadramenti non può essere occasione per conseguire un taglio indiscriminato delle progressioni economiche attualmente previste.
Per quanto riguarda la Rete territoriale, i Lavoratori addetti vivono a partire dal 2008, data del primo riordino, un costante stato di incertezza e di ansia essendo in discussione il loro futuro e, soprattutto, le certezze che riguardano la loro stabilità e qualità della vita.
Esiste un dovere, anche morale, di dare loro certezze e, per quanto riguarda la FALBI, dopo che in diverse tappe si è realizzato un dimezzamento delle strutture operanti in periferia, non esiste spazio per ulteriori chiusure.
Il Governatore ha inteso replicare alle nostre osservazioni affermando che è volontà della Banca procedere al confronto per la riforma dell’area Operativa abbandonando progetti pretenziosi di modifica “a tutti i costi”.
Per quanto riguarda l’assetto territoriale la Banca è orientata a un rilancio e a un potenziamento dell’operatività delle Filiali attraverso l’attribuzione di nuovi compiti (antiriciclaggio, educazione finanziaria etc.); dalla realizzazione di un tale progetto potrebbe residuare l’esigenza di chiusura di un numero estremamente limitato di Strutture.
Un incontro che valutiamo positivamente e che dovrebbe sbloccare uno stato di immobilismo che, su questi argomenti, ha caratterizzato il confronto su temi di centrale interesse per la Categoria.
La valutazione di merito è ovviamente rinviata al momento in cui si conosceranno gli orientamenti che la Banca illustrerà in occasione del negoziato.