LA BANCA CONVOCA I SINDACATI PER LA DEFINIZIONE DEL CODICE ANTIMOLESTIE RIPARTONO I NEGOZIATI – È URGENTE UN DIALOGO TRA SINDACATI RAPPRESENTATIVI DELL’AREA OPERATIVA

La Banca ha convocato per il prossimo martedì 8 febbraio per l’esame dei testi dell’accordo per il Codice Antimolestie (leggi qui).

 

Nel corso dell’incontro avanzeremo le nostre osservazioni con l’obiettivo, comunque, di definire celermente la questione anche per colmare il ritardo che la Banca d’Italia ha registrato rispetto a tante altre realtà lavorative che hanno già provveduto in tal senso.

 

L’impianto scelto oltre a contrastare il deprecabile fenomeno delle molestie sessuali, che resta in ogni caso obiettivo prioritario, deve offrire rimedio a tutte quelle forme, a prescindere dal genere e dalle modalità, che a volte rendono particolarmente penoso il vivere sul posto di lavoro.

 

È, tra l’altro, auspicabile che il nuovo corpo normativo rappresenti un valido strumento affinché il manager delle diversità svolga un ruolo più concreto rispetto a quello sin qui svolto.

 

In occasione dell’incontro di martedì torneremo a sollecitare la Banca ad avviare il confronto per la riforma degli inquadramenti per l’Area Operativa che resta, per quanto ci riguarda la priorità della prossima attività sindacale.

 

In presenza di una indicazione in tal senso da parte dei Sindacati di maggioranza dell’Area, la Banca non potrà sottrarsi al dovere di fornire adeguate risposte alla Categoria.

 

I ritardi che questa trattativa ha accumulato sono ormai imbarazzanti e ingiustificabili e le esigenze di modernizzazione del sistema, che emergono dalle Colleghe e dai Colleghi, dovrebbero essere avvertite come proprio interesse anche dalla Banca.

 

Da parte nostra confermiamo l’ampia disponibilità al confronto con alcune Organizzazioni Sindacali al fine di costituire un ampio tavolo di maggioranza capace di contrastare le “pretese” da parte della Banca, già emerse in precedenti occasioni, ed affermare una riforma che salvaguardi le condizioni già in essere e sia capace di rispondere efficacemente alle aspettative che emergono in Categoria individuando un sistema di opportunità e di sviluppo per tutti.

 

Auspichiamo che in tempi brevi si avvii il dialogo tra Organizzazioni Sindacati convergenti la cui unica condizione è quella di riconoscersi. In linee rivendicative comuni e coerenti, all’unica condizione che non si voglia mutuare dal modello dell’Area Manageriale quello da applicare anche all’Area Operativa, come ancora sostiene una parte, sia pure residuale, dello schieramento sindacale.

 

Una semplice sommatoria di sigle, senza una condivisione di strategia e di contenuti, sarebbe destinata, come dimostrano i recenti avvenimenti negoziali, inevitabilmente a produrre risultati negativi e dannosi per tutte le Colleghe e i Colleghi appartenenti all’Area Operativa.

 

Per quanto ci riguarda ci siamo già espressi su quelle che dovrebbero essere le linee portanti della rivendicazione (leggi qui), si tratta, in ogni caso, di un documento “aperto” e che ha l’unico scopo di rappresentare un contributo al confronto con altre OO.SS. convergenti.