CODICE ANTIMOLESTIE – AVVIO DEL NEGOZIATO

Con l’incontro odierno si è proceduto all’esame del testo inviato dalla Banca relativo al Codice Antimolestie. Abbiamo avanzato proposte di modifiche richiedendo che:

 

  • all’art. 4 si aggiunga che il Gestore delle Diversità proceda al monitoraggio in collaborazione con la Commissione per le pari opportunità e si rafforzi il ruolo di terzietà di tale figura prevedendo che risponda direttamente al Direttore Generale; che vadano esplicitate le misure che possono essere adottate dal Gestore e vada resa obbligatoria l’audizione della presunta persona responsabile;

 

  • all’art. 6 si introducano misure temporanee atte a salvaguardare dal rischio di ritorsione nei confronti delle persone segnalate e degli eventuali testimoni e venga fissata una durata massima del procedimento.

 

La Delegazione Aziendale ha registrato quanto da noi richiesto e si è impegnata a fornire adeguate risposte.

 

In occasione dell’incontro abbiamo inteso ribadire l’esigenza, per noi prioritaria, che si avvii il negoziato per la riforma dell’Area Operativa. Tale negoziato deve essere compreso nel più generale rinnovo del contratto triennale ormai scaduto.

 

Tra le questioni che andranno affrontate si evidenzia la tematica relativa alla retribuzione dei Dipendenti, sia in relazione ai cospicui risparmi realizzati dalla Banca per l’introduzione del lavoro agile, sia, e soprattutto, in relazione all’andamento dell’inflazione.

 

È dal 1995 che non si registra un tasso altrettanto elevato rispetto a quello che si sta realizzando in corso d’anno (ormai si è raggiunto un tasso pari al 5%) e, in assenza di interventi adeguati, le retribuzioni segneranno inevitabilmente notevoli perdite del potere di acquisto.

 

Si dovrà, inoltre, procedere ad una definitiva verifica per l’Area Manageriale con particolare riferimento alla mancata trasparenza gestionale del sistema e al trattamento riservato al segmento di Esperto.

 

Dovrà essere presa in esame un’ipotesi di un ulteriore provvedimento di pensionamento anticipato al fine di realizzare un opportuno ricambio del Personale.

 

Collateralmente al negoziato principale sarà necessario al più presto definire il trattamento di legge a favore dei Colleghi impegnati nell’attività di RUP/DEC.

 

Per quanto ci riguarda, abbiamo avviato colloqui con altre Organizzazioni Sindacali al fine di costituire un primo tavolo di trattativa che abbia la necessaria rappresentatività per realizzare le riforme che da tempo sono attese.

 

Come abbiamo più volte affermato, un’eventuale intesa si potrà realizzare esclusivamente sui contenuti tra Organizzazioni Sindacali capaci di trovare una sintesi su valori e principi condivisi.

 

Nessuna possibilità di dialogo esiste, al contrario, con Sindacati, come la CISL, che hanno già manifestato propensione a modelli che contengono alte dosi di discrezionalità aziendale. 

 

Contiamo al più presto di riferire alle Colleghe e ai Colleghi l’esito dei confronti avviati.

 

La Banca, riconoscendo all’argomento della riforma degli inquadramenti per l’Area Operativa una priorità negoziale, ha dichiarato disponibilità ed interesse a condizione che venga prodotto un documento rivendicativo supportato da una adeguata rappresentatività del primo tavolo.