SCECBU: INCONTRO COL GOVERNATORE DELLA BANQUE DE FRANCE UN IMPORTANTE ESEMPIO DI RELAZIONI SINDACALI

Lunedì 17 ottobre tutti i membri dell’Executive Bureau dello Scecbu, impegnati a Parigi per una riunione, sono stati invitati a partecipare ad un incontro col Governatore della Banque de France François Villeroy de Galhau e con l’esponente francese dell’HRC (Human Resources Conference) Christine Bardinet che, il 28 marzo scorso, era intervenuta, nei locali del sindacato francese, in occasione di un precedente Executive Bureau.

 

Avevamo già apprezzato la positiva attitudine della Banque de France, così come la Bank of Greece e la Bank of Cyprus i cui Governatori, in altre occasioni, hanno incontrato l’organo esecutivo dello Scecbu.

 

In particolare, il Governatore della Banque de France, nel suo intervento, ha riconosciuto l’importante ruolo svolto dal Sindacato, con il quale è necessario, in un clima di fiducia e ascolto reciproco, un dialogo costante e costruttivo, anche quando le opinioni sono diverse. Lo stesso Governatore partecipa, in persona, a incontri con i sindacati, una volta ogni due mesi. Rammentiamo, inoltre, che uno dei Consiglieri Superiori della Banque de France viene eletto dal personale.

 

Appare evidente che la Banque de France, in virtù della sua storia e della sua importanza, intende mantenere le sue prerogative e sembra non gradire una sempre più pressante politica di centralizzazione delle attività da parte della BCE.

 

Difatti, il Governatore ha esplicitamente affermato il ruolo svolto dalle Filiali in Banque de France, il cui numero non verrà in alcun modo ridotto, e delle attività connesse con la produzione e con il trattamento del contante. La Banque de France ha addirittura in progetto la costruzione di un nuovo stabilimento per produrre banconote.

 

Il Presidente e i due Vice Presidenti dello Scecbu, che hanno ringraziato il Governatore per l’ospitalità e la cordialità, sono intervenuti su tematiche connesse con il Dialogo Sociale SEBC e, in particolare, sul ruolo del Sindacato come controparte negoziale che, purtroppo, non viene riconosciuto in alcune banche centrali e, in particolar modo, nella BCE.

 

La Banque de France è, a nostro avviso, un modello virtuoso da seguire e verso cui tendere, una banca centrale fiera della sua storia e della sua autonomia, indipendente e attenta, a partire dal vertice, ad ascoltare e dialogare in maniera costruttiva con le parti sociali.