TAGLIO DELLE MISSIONI …. A FIN DI BENE

Con un atteggiamento schizofrenico la Banca prima chiede ai colleghi di tornare in presenza (in un periodo che inviterebbe a tutt’altra cautela), poi promuove una riduzione delle missioni a favore delle azioni a distanza…. tutto sempre a danno dei colleghi e vantaggio del datore di lavoro.

 

 

Con lettera protocollo 1635586/21 la Banca ha comunicato alle strutture che, dopo aver costituito un apposito gruppo di studio interservizi, la decisione è quella di apportare un deciso taglio alle missioni “in presenza”.

 

In verità non si tratta di una notizia in quanto tale orientamento, come abbiamo denunciato all’epoca, era ben presente all’interno dell’ormai famoso “libro bianco” per il lavoro agile; quello, per intendersi, che ha “guidato” l’accordo di luglio.

 

Le motivazioni addotte per giustificare tale provvedimento sono tutte nobili e ispirate a buoni sentimenti (!!!), infatti, a dire della Banca, il contenimento delle missioni “in presenza” comporterà:

 

chiari effetti positivi sull’ambiente contribuendo significativamente alla riduzione del CO?, soprattutto per il mancato utilizzo dell’aereo (ci attendiamo che, in relazione a tale deliberazione della Banca, le maggiori compagnie aboliscano alcuni collegamenti);

 

meglio è tutelata la salute e la sicurezza dei Dipendenti, sgravati da lunghi collegamenti per raggiungere le destinazioni in cui effettuare le missioni;

 

si ha riguardo ad alcune sensibilità delle Colleghe e dei Colleghi riferite agli affetti (soprattutto genitoriali) o a esigenze specifiche come la fruizione di benefici ex L. 104, ovvero l’incombenza di caregiver, per cui si allargherebbe la platea di coloro che si renderebbero disponibili a effettuare missioni (virtuali).

 

L’unico aspetto che la Banca omette di manifestare è il notevole risparmio economico che pure il gruppo di lavoro che ha compilato il libro bianco, va detto per onestà, ben evidenziava.

 

Ovvero si tratta del “tormentone” della trattativa che si è avviata due mesi addietro sul lavoro agile, che ruota attorno alla ricerca del presupposto per concedere qualche giorno di lavoro delocalizzato in più a chi è particolarmente penalizzato da quella riforma?

 

In verità è alquanto singolare che la Banca, che ha recentemente avviato un massiccio piano di rientro sul presupposto della cosiddetta “socializzazione”, per quanto riguarda le missioni ignori il valore aggiunto rappresentato dal venir in contatto con realtà operative diverse da quelle di adibizione!!   

 

In sostanza non crediamo ai nobili intendimenti della Banca, ma piuttosto pensiamo che questo sia il primo atto, al quale altri ne seguiranno, per realizzare riduzioni sempre più significative del costo del lavoro.