UNA NUOVA STAGIONE NEGOZIALE L’ESIGENZA DI FARE PRESTO E BENE

Il recente dissolvimento dell’Unità Sindacale ha profondamente modificato gli assetti di rappresentatività al tavolo negoziale.

 

La FALBI torna a rappresentare il primo tavolo di trattativa per l’Area Operativa.

 

Una responsabilità che avvertiamo forte anche in considerazione del fatto che il prossimo appuntamento negoziale sarà quello della riforma degli inquadramenti dell’Area Operativa.

 

Si tratta di un passaggio di estrema delicatezza che non consente errori, perché le scelte che verranno assunte condizioneranno pesantemente il futuro di tutte le Colleghe e i Colleghi appartenenti all’Area.

 

Per tali considerazioni abbiamo proposto ad alcune OO.SS. una verifica della possibilità di convergere su un progetto comune articolato e supportato da una solida maggioranza sindacale.

 

Si tratta di verificare se esiste la possibilità di incontrarsi condividendo un comune sentire sui valori a cui deve informarsi una riforma di tale portata e interesse per l’intera Categoria, abbandonando la velleità (della Banca e di alcune Organizzazioni Sindacali che in proposito si sono chiaramente espresse) di esportare anche all’Area Operativa le logiche e la filosofia che hanno caratterizzato la riforma dell’Area Manageriale.

 

È tempo di agire presto per gli ormai intollerabili ritardi che tale riforma ha accumulato e, soprattutto, bene, considerato l’impatto che inevitabilmente avrà sulla condizione economica e sulle prospettive di carriera delle Colleghe e dei Colleghi appartenenti all’Area Operativa.

 

Considerata l’elevata posta in gioco è necessario che tutte le Colleghe e i Colleghi tornino a partecipare alla vita del Sindacato operando, a tutela dei propri interessi, un giusto ruolo di controllo e di indirizzamento delle rivendicazioni da sostenere al tavolo del confronto con la Banca; per il Sindacato è tempo di mostrarsi serio e degno di rappresentare correttamente gli interessi della Categoria.

 

Non è più tempo, invece, della delega in bianco affidata dai Lavoratori al Sindacato, che ha provocato tanti danni per tutti; non è più tempo per il Sindacato di agire con l’esclusivo obiettivo di affermare un effimero potere di sigla, sacrificando ad esso i reali interessi delle Colleghe e dei Colleghi.

 

Il negoziato sulla riforma degli inquadramenti nel tempo ha registrato una serie imbarazzante di false partenze, in ogni caso la FALBI ha mantenuto sempre la “barra a dritta” su quelli che sono gli aspetti fondamentali a cui deve fare riferimento la riforma.

 

In attesa dell’eventuale disponibilità al confronto da parte delle altre OO.SS., intendiamo qui ribadire le linee guida a cui ispirarsi.

 

Non si tratta di una posizione precostituita ma di una proposta aperta al confronto con altre OO.SS. al quale ci approcceremo con la massima disponibilità all’ascolto delle posizioni di tutti per l’eventuale modifica e puntualizzazione della proposta.

 

Nel frattempo, convinti del valore della partecipazione, intendiamo confrontarci con l’intera Categoria per cui saranno indette assemblee sull’intero territorio secondo un calendario stabilito dalle diverse Rappresentanze locali.

 

STRUTTURA DELLA CARRIERA: il sistema degli inquadramenti per l’Area Operativa attualmente vigente è parametrato su una realtà che vedeva un’accentuata parcellizzazione di compiti, mansioni e responsabilità. Oggi quella realtà è retaggio del passato. La massiccia introduzione di tecnologie, la modifica dei compiti introdotta per legge e una diversa composizione della compagine, che evidenzia un variegato e più elevato livello di preparazione di base, impongono il superamento di un tale sistema.

 

Riteniamo, di conseguenza, valida la proposta di un’unica area funzionale/mansionistica articolata su due segmenti:

 

  • un primo segmento degli Operativi in cui dovrebbero confluire gli attuali gradi da Vice Assistente a Primo Assistente;
  • un secondo segmento del Coordinamento in cui inquadrare gli attuali Coadiutori e Coadiutori Principali.

 

In occasione della più generale riforma degli inquadramenti, andrà rivalutata la condizione dell’attuale Vice-Assistente, sia per quanto riguarda gli scatti (che attualmente non rispondono ad un criterio di equilibrio complessivo all’interno dell’Area) sia per quanto riguarda il titolo di studio posseduto all’atto dell’assunzione di livello superiore a quello previsto. Così come va recuperato l’adeguamento del piede stipendiale riconosciuto ai Coadiutori nel 2016 e negato ai Coadiutori Principali.

 

Va conservata la garanzia prevista per quanto riguarda il trascinamento delle mansioni contenuta nella nota a verbale dell’accordo del 20 giugno 2002.

 

STRUTTURA DEL SALARIO: la Banca da sempre sostiene che esiste un cogente legame tra la struttura delle Carriere e quella del Salario. Una tesi strumentale finalizzata a ridimensionare il potenziale di crescita economica garantita ai Lavoratori. In effetti si tratta di due diversi aspetti: il primo riguarda la condizione professionale del Dipendente, il secondo è finalizzato comunque a garantire in ogni caso la progressione economica.

 

Nel 2019 si è tenuta una sessione di confronto sulla riforma dell’Area Operativa (interrotta per il sopravvenire dell’emergenza sanitaria). Il confronto, tenuto da FALBI e SIBC, si è sviluppato soprattutto in sede tecnica. Sulla scorta della valutazione sui “numeri” è apparsa, con tutta evidenza, l’impossibilità di ricondurre esclusivamente allo scatto il risultato economico garantito dalla progressione tra gradi e dalla conservazione, attraverso lo scatto leggero, dell’intera anzianità di servizio.

 

La proposta della FALBI, quindi, è di trasformare in livelli stipendiali i gradi attuali e preservare il meccanismo della conservazione dell’intera anzianità di servizio all’atto dei passaggi.

 

La trasformazione dei gradi in livelli economici dovrà consentire il superamento del principio dei “posti disponibili”, che spesso ha rappresentato “colli di bottiglia” che hanno pesantemente condizionato le opportunità di avanzamento delle Colleghe e dei Colleghi.

 

Al concetto di “posti disponibili” va sostituito il principio di idoneità professionale, che garantisca a tutti, sia pure in tempi diversi, la percorrenza nella scala retributiva, mantenendo l’invarianza del risultato economico rispetto all’attuale sistema.

 

Va, infine, risolta la questione dell’EDR da noi sollevata già a partire dall’accordo del 2016.

 

RICONOSCIMENTO DEL MERITO: esiste oggi in Banca, soprattutto tra le generazioni più giovani, una forte richiesta che il sistema garantisca un adeguato riconoscimento all’impegno e alla professionalità individuale. Si tratta di un tema che ha fatto ampiamente parte del confronto tra OO.SS. A tal proposito riconfermiamo la nostra contrarietà a riconoscimenti di bonus una tantum, che per definizione presuppongono una significativa componente di discrezionalità nel riconoscimento da parte dell’Azienda. Tuttavia, permane l’esigenza di un’adeguata risposta su tale versante. Riteniamo che l’impegno e la crescita non possono trovare riconoscimenti sporadici ma debbano tradursi in una crescita retributiva stabile. Il Governo, nei giorni scorsi, ha lanciato un piano complessivo ed articolato di formazione dei Dipendenti (con un investimento di circa due miliardi di euro) nel convincimento che nella crescita professionale e delle competenze risieda il futuro delle Amministrazioni.

 

Legata esplicitamente a tale iniziativa è l’assicurazione che l’impegno dei Lavoratori sarà valorizzato attraverso la crescita della retribuzione e il miglioramento di carriera con meccanismi introdotti recentemente nella trattativa per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro.

 

Riteniamo, almeno nelle intenzioni, che questo possa essere un esempio virtuoso, per cui intendiamo proporre che si assuma un’analoga iniziativa prevedendo, per i Dipendenti che dovessero partecipare alla formazione con profitto, l’anticipo, rispetto ai tempi minimi previsti, nell’acquisizione del livello economico successivo all’interno delle diverse Aree.

 

OPPORTUNITÀ DI AVANZAMENTO: è una scommessa fondamentale per questo rinnovo contrattuale. Oggi è di grande rilievo l’aspettativa dei Colleghi di opportunità per tutti di crescere professionalmente e in carriera. Si tratta dei passaggi tra Segmenti professionali e tra Aree.

 

Si propone quindi:

 

  • passaggio da Operativo a Cordinatore: riconferma dell’impegno a mettere a disposizione 500 posti nel quinquennio per tale passaggio e previsione del terzo ripescaggio;
  • passaggio dall’Area Operativa a quella Manageriale: fissazione di una percentuale tra assunzioni dall’esterno e passaggio dall’interno che rappresenti un equilibrio tra l’una e l’altra.

 

Andrebbero, inoltre, rivisitate le prove selettive per l’accesso, rendendole più aderenti al reale svolgimento del lavoro e che contengano elementi di trasparenza e garanzia per i candidati.

 

SERVIZIO BANCONOTE: il recente accordo di verifica ha comportato significative penalizzazioni per tutti gli addetti al Servizio.

 

Si richiede di intervenire al fine di:

 

  • individuare uno specifico compenso che riconosca il disagio di lavorare all’interno di un comprensorio e delle elevate professionalità necessarie per svolgere la delicata funzione demandata al Servizio;
  • superare il concetto dei posti a disposizione per gli avanzamenti da Operaio di 3^ junior a Operaio di 3^ sostituendolo con la positiva acquisizione dell’esperienza dopo il periodo di apprendimento e con le mansioni effettivamente svolte dai Colleghi di 3^ junior, che nei fatti già appartengono al grado superiore;
  • procedere alla definitiva equiparazione della Carriera Operaia con quella Operativa;
  • eventuale revisione dell’orario di lavoro per evitare che il “venerdì lavorato” diventi strutturale per il raggiungimento degli obiettivi di produzione.

 

Parallelamente allo svolgimento del negoziato dovrà essere affrontata la questione dell’Area Manageriale con un particolare riferimento alla trasparenza, alla mancanza di garanzie del sistema e alla revisione del trattamento economico per gli Expert che non risulta essere proporzionato a quello degli altri segmenti.