VICE ASSISTENTI E RIFORMA DEL SALARIO – RICORDIAMO COSA E COME ACCADDE….

La novella che caratterizza la comunicazione di certi Sindacati ha nell’ultimo periodo scelto come mantra la riforma del salario del 1996, quando i Sindacati firmatari (dobbiamo immaginare per mero sadismo) “accettarono” l’allungamento della percorrenza prevista per i Vice Assistenti da quattro anni a sei/otto anni!

 

È questo il tema preferito in particolare dalla UIL che ripete la questione come “un disco rotto” o lo slogan utilizzato da altri Sindacati per presentarsi ai giovani neoassunti.

 

Si tratta, evidentemente, di Sindacati che non hanno radici per ricordare “l’epico” negoziato della riforma del salario, ma, soprattutto di Sindacati che pretendono di rappresentare la Categoria senza nemmeno conoscere il funzionamento del suo salario!

 

La riforma dell’epoca rivoluzionò il sistema retributivo che sino a quel momento era scandito su un’unica scala e la novità rilevante fu l’introduzione dell’AIS, ovvero ad ogni passaggio di grado veniva riconosciuto al Lavoratore un assegno individuale di servizio (che consisteva in un importo annuo moltiplicato per tutti gli anni di servizio).

 

L’operazione di trasformazione non fu semplice, fu necessario valutare i conteggi individuali di tutti gli addetti (all’epoca circa 9.000) e tra le criticità dell’analisi si evidenziò che mantenere il passaggio da Vice Assistente ad Assistente comportava una spinta in alto dell’intera scala retributiva incompatibile con un elementare senso della realtà.

 

Fu, quindi, necessario ridisegnare la curva retributiva con l’allungamento della percorrenza del Vice Assistente ed anche così gli adeguamenti furono di assoluto rilievo (mediamente da 10 a 20 milioni delle vecchie lire) che, chi è entrato successivamente in Banca, ha trovato nella propria progressione economica!

 

Ed anche i Vice Assistenti non subirono danni da tale operazione; a tal proposito abbiamo proceduto ad una figurazione comparativa del trattamento economico (a valori attuali) tra la progressione attuale con il passaggio a 6/8 e quella che sarebbe stata con il passaggio a quattro anni ma senza AIS, i risultati sono evidenti e non richiedono ulteriori commenti se non dire che le perdite che si registrano ad Assistente devono essere moltiplicate all’atto del passaggio ad Assistente Superiore o a Coadiutore (con una perdita di circa 4.000 euro/anno)!

 

Non ci è dato sapere, né ci interessa, se la campagna che la UIL ha inteso avviare sull’argomento sia dovuta a mera ignoranza (il che farebbe dubitare molto sulla capacità di quel Sindacato a rappresentare al meglio la Categoria) ovvero se la UIL abbia avviato una campagna mestatoria travisando la realtà e la storia al fine di strumentalizzare il dissenso nei confronti del primo tavolo.

 

In ogni caso si tratta di un comportamento incivile e sicuramente contrario ai reali interessi delle Colleghe e dei Colleghi.