23 NOVEMBRE: LAVORO AGILE – IPCA – EFFICIENZA AZIENDALE – LA BANCA IN CERCA QUALCUNO DISPOSTO A FIRMARE DELLE PROPOSTE IRRICEVIBILI?

Nell’incontro odierno la Delegazione aziendale ha inteso illustrare la proposta finale della Banca sui diversi negoziati in svolgimento, che di seguito possono essere così sintetizzati:

  • lavoro agile: la Banca resta in attesa di un definitivo assenso alla sottoscrizione del testo prodotto in occasione dell’ultimo incontro;
  • IPCA: viene confermata la disponibilità a sottoscrivere il dato ISTAT dello 0.5% di incremento delle tabelle;
  • Efficienza aziendale: riconoscimento del 1.1% a titolo di efficienza aziendale di cui lo 0.1% destinato all’accontamento per la Lump Sum a carico dei Dipendenti (la Banca conferirebbe a tale titolo lo 0.3%). Il rimanente 1% di massa salariale (pari all’1.38% dello stipendio) verrebbe riconosciuto come una tantum. A tal proposito la Banca ha ribadito la sua indisponibilità a riconoscere la strutturalizzazione in tabella; a valere esclusivamente sull’anno 2022 verrebbe riconosciuto un incremento sul credito libero del welfare da 670 euro a 900 euro. Le contropartite richieste sono la conferma del congelamento della rivalutazione delle missioni per altri tre anni e uno specifico accordo per le missioni presso il centro della SADIBA, per cui i docenti percepirebbero il rimborso per le spese di viaggio più l’indennità giornaliera e i discenti l’esclusivo rimborso a piè di lista.

Infine, la Delegazione aziendale ha dichiarato di rinunciare alla proposta di chiudere il triennio contrattuale con tali accordi, accogliendo la richiesta della FALBI di negoziare, prima di una chiusura, la riforma degli inquadramenti per la Carriera Operativa.

Si concluderebbe così una lunga fase negoziale con la sottoscrizione dell’accordo sul lavoro agile e degli aspetti economici relativi ad IPCA ed efficienza aziendale.

La FALBI ha dichiarato la propria contrarietà a sottoscrivere tali intese riconfermando che l’accordo sul lavoro agile rappresenta un’esaltazione dei poteri di gestione discrezionale da parte della Banca (a tutto danno delle certezze e dei diritti della categoria) e contiene ampie fasce di esclusione per numerose Colleghe e Colleghi (come ad esempio GSP, STC, segreterie delle Filiali e alcuni settore dell’AC) e l’efficienza aziendale non tiene in alcun conto lo sforzo in termini di flessibilità, capacità di adattamento e sacrificio offerti dalle Colleghe e dai Colleghi nel corso del lungo periodo di lavoro a distanza, a cui sono stati costretti per effetto dell’emergenza sanitaria.

Così come non si è voluto tener in alcun conto i cospicui risparmi realizzati dalla Banca nel periodo (così come a giorni alterni ossessivamente ci ricorda il SIBC) ed anzi, nell’incontro odierno, nonostante le evidenze che inequivocabilmente mostra il bilancio della Banca, il Delegato aziendale ha tentato di sminuire la portata di quei risparmi.

Nel corso della serata la Banca comunicherà se esiste una maggioranza sindacale disponibile ad avallare con la propria firma i diversi accordi prospettati.