AREA MANAGERIALE SEGMENTI: ANCORA NON CI SIAMO
Il 6 giugno sono stati resi noti i nominativi delle persone che hanno conseguito l’avanzamento a Direttore e Consigliere, con i quali ci congratuliamo vivamente.

 

Apprezziamo il fatto che, in questa occasione, i provvedimenti siano stati presi con un congruo anticipo rispetto alla decorrenza. Auspichiamo che anche i passaggi di livello vengano resi noti entro la fine del mese di giugno.

 

Continuiamo tuttavia a registrare da parte dei colleghi una certa insoddisfazione per l’eccessiva opacità che connota le modalità con cui vengono decisi i passaggi di segmento.

 

D’altra parte, è sufficiente osservare una delle tabelle fornite dalla Banca nella quale ci siamo limitati ad aggiungere una semplice (ma importante) colonna: il totale degli scrutinati.  Ciò ci ha consentito di calcolare le percentuali dei “promossi” rispetto alle diverse platee di riferimento.

 

 

Appare di tutta evidenza la scarsa considerazione per i colleghi appartenenti all’area territoriale, per i quali le possibilità di avanzare a Direttore sono pari a un misero 3,5%, contro una media del 5,2%.

 

Ancora più importante è la differenza di trattamento per gli avanzamenti a Consigliere. I diversi comparti per le Filiali creati con l’ultima verifica della riforma dimostrano drammaticamente che complessivamente, nei quattro comitati, rispetto a una media del 23,4%, solo il 18,8% degli scrutinati ha ottenuto l’avanzamento.

 

Con riferimento agli avanzamenti a Direttore, non si capisce perché alcune strutture siano state escluse dalla ripartizione degli avanzamenti (SPA, URGC), mentre per quelli a Consigliere alcuni Colleghi “con più di 7 anni” nel segmento ritengono di non avere le stesse opportunità offerte a Colleghi con meno esperienza: all’UIF, ad esempio, dei 10 Expert con anzianità maggiore di 7 anni non è stato promosso nessuno, nonostante la crescente importanza dei compiti svolti e il rilievo internazionale che l’Unità sta assumendo.

 

Fatta questa disamina, continuiamo a denunciare l’assenza di accountability per chi prende decisioni che hanno un impatto economico e di carriera importanti per gli interessati.

 

Non è tollerabile, né rispondente a criteri di meritocrazia, che non venga fornito sistematicamente, a tutti gli interessati (senza necessità di fare un “accesso agli atti” o una specifica richiesta) il documento, redatto dai rispettivi comitati, con cui viene riportato il giudizio. Molti colleghi non conoscono neanche l’esistenza di questo documento.

 

È necessario, lo diciamo da mesi, riprendere il confronto per la verifica della riforma, affrontando una volta per tutte i temi della trasparenza e dell’equità anche laddove questo porti a un ripensamento radicale della materia.

 

Lo meritano le nostre colleghe e i nostri colleghi, che lavorano quotidianamente con dedizione e serietà.

 

Lo merita, perché no, anche la stessa Banca, specie i gestori, che sono eccessivamente assorbiti dagli oneri amministrativi di questo sistema bizantino, inefficiente e inefficace che sottrae loro fin troppo tempo per la gestione dell’ordinario.

 

Lo merita il miglioramento del clima aziendale e della motivazione cui la Banca riserva grande attenzione!

 

Noi continuiamo a sostenervi, sempre. Tutti. Lo meritate, lo meritiamo. Aiutateci a farlo!

 

 

FALBI

LA SEGRETERIA AREA MANAGERIALE-ALTE PROFESSIONALITA’