CONFERENZA QUADRIENNALE 2022/2025

Il disallineamento temporale che si realizza tra la Conferenza Quadriennale e il Piano strategico dell’Istituto, avente valenza triennale, rischia di vanificare il lavoro pur apprezzabile realizzato per la redazione del documento di cui si è oggi discusso, mentre le vere scelte organizzative, contenute dal piano strategico attualmente in fase di definizione e di valutazione da parte del Direttorio,

potrebbero presto rendere i contenuti della Conferenza significativamente aleatori, modificandone sostanzialmente l’attendibilità e la portata.

 

A tal proposito il Delegato Aziendale ha riconosciuto l’esistenza del problema e dichiarato la disponibilità della Banca a procedere in sede negoziale alla revisione dell’articolo 2 della Convenzione dei Diritti Sindacali (che riguarda la Conferenza quadriennale).

 

I Sindacati, da parte loro, hanno dichiarato una scontata disponibilità precisando che l’eventuale modifica non potrà riguardare solo l’allineamento temporale tra Conferenza e Piano strategico, ma riguardare anche i contenuti e la qualità delle informative da rendere al Sindacato, valorizzandone il ruolo partecipativo e non solo di “uditore” a scelte fatte.

 

Abbiamo, comunque, inteso formulare prime osservazioni sul documento presentato oggi, che faranno oggetto, arricchendole, di un documento formale che invieremo all’Amministrazione nei prossimi giorni e in particolare:

 

  • “le regole del lavoro da remoto sono uno dei tasselli del modello che potrebbe portare in prospettiva a riconsiderare la struttura degli inquadramenti; è in fase realizzativa un articolato piano d’interventi sui sistemi gestionali ed organizzativi…”; sul punto, abbiamo da un lato ribadito che la materia degli inquadramenti è tema di negoziato tra le parti e non può essere condizionato o peggio ridotto ad un confronto di natura tecnica, e, dall’altro, stigmatizzato la formula inopinatamente cauta della Banca nei confronti di un tema che – secondo quando da essa dichiarato – è una priorità e un’esigenza dell’Istituto;

 

  • “per quanto concerne la variabile logistica è in corso un programma di ridisegno degli spazi di lavoro per fare dell’ufficio un luogo che valorizzi il tempo trascorso in presenza…”; al di là degli intenti dichiarati, la realtà applicativa di questi primi tempi ci consegna procedure di assegnazioni dei posti di lavoro ridotti a una sorta di “lotteria” quotidiana, senza un coinvolgimento dei Lavoratori interessati nelle scelte poi operate; la mancanza di una programmazione razionale e complessiva dell’assegnazione dei palazzi dell’area romana, con continui cambi di destinazione delle strutture; una spinta ai risparmi che rischia di pregiudicare il benessere lavorativo dei colleghi, e che pone legittime necessità di una loro redistribuzione ai lavoratori;

 

  • “sono in corso lavori di realizzazione di un nuovo sistema integrato dei fenomeni aziendali che ospiterà indicatori di performance organizzativa, efficacia, efficienza e produttività, che permetterà di gestire il rischio operativo e di individuare più agevolmente possibilità di semplificazione e dematerializzazione”; si tratta di un’affermazione pericolosamente generica, della quale non è chiara né la modalità di alimentazione, né la finalità, né le interazioni con una valutazione del Personale che è, anch’essa, materia di natura negoziale;

 

  • “sul fronte dei rischi operativi sarà favorito ulteriormente il decentramento con la rivisitazione del sistema di deleghe in AC e nelle filiali…”; abbiamo rilevato che esiste già un enorme patrimonio di conoscenze e professionalità anche nella rete territoriale che va valorizzato (compreso il progetto sull’antiriciclaggio), non con generiche petizioni di principio sul decentramento, poi contraddetto da un accentramento costante di funzioni; abbiamo anche inteso precisare che, comunque, la delega non può essere uno strumento di esautoramento o spossessamento di responsabilità per i capi;

 

  • “vigilanza prudenziale … attenzione crescente ai costi ed alla necessità di dare conto dell’utilizzo dei poteri e delle risorse che l’ordinamento mette a disposizione della Banca; resta indeterminato sia il significato “del dar conto delle risorse” e, soprattutto, cosa comporta “l’attenzione crescente ai costi”;

 

  • “il perseguimento degli obiettivi della Vigilanza richiederà il contributo di tutte le risorse disponibili, a livello centrale e territoriale…”; considerato che le attività di vigilanza vanno costantemente rivalutate alla luce delle competenze acquisite da parte della BCE, e dei nuovi compiti da questa e dalle leggi assegnati alle strutture del Dipartimento, vanno chiarite concretamente le possibili linee di coinvolgimento del personale della Rete, considerato che il numero delle Banche less significant si riducono progressivamente;

 

  • “funzione di Tesoreria …tra le iniziative strategiche il potenziamento dell’utilizzo del patrimonio informativo della Tesoreria a fini di analisi e monitoraggio dei conti pubblici”; considerate le scelte di accentramento realizzate recentemente dalla Banca, riteniamo che vada sviluppato l’interlocuzione sul territorio con la PA decentrata;

 

  • “risorse umane…progressioni di carriera… Il sistema degli inquadramenti per l’area manageriale ha introdotto significativi cambiamenti nei meccanismi di progressione”; su questo argomento abbiamo ribadito le nostre critiche, più volte ripetute, circa la mancanza di criteri verificabili e di trasparenza che il sistema presenta, e che necessita con ogni evidenza di un intervento negoziale per ripristinarne la necessaria credibilità; a tale proposito, si segnala la perdurante, modesta “contendibilità” nelle procedure di vacancy, e una difficoltà della Banca nell’assolvere all’impegno di una rotazione nelle posizioni organizzative dirigenziali;

 

  • “la rivisitazione dei Comitati per il passaggio di segmento, favorendo il confronto tra professionalità omogenee, valorizza l’appartenenza alle famiglie professionali tipiche della rete territoriale”; a tal proposito riteniamo fortemente critico che il titolare di GSP venga valutato assieme al titolare di vigilanza, della segreteria e della ricerca economica quando spesso esiste un unico posto contendibile;

 

  • “utilizzo delle risorse… si intende introdurre l’assesment in tutte le selezioni a partire da Capo Divisione”; abbiamo dichiarato assenso all’adozione del sistema di assesment che comunque contiene elementi di garanzia superiore a quelli attualmente adottati;

 

  • “welfare aziendale … La banca ha elaborato un progetto che metta la persona al centro…”; il welfare aziendale è stato concordato nel 2019, prima della pandemia, che ha profondamente modificato forme e modalità di propensione alla spesa; è quindi, necessario e urgente prevedere una maggiore flessibilità di utilizzo dei diversi capitoli, così come va ridefinita la modalità per l’assistenza ai familiari disabili.

 

Roma, 16 giugno 2022

Falbi
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