CSR – Lista n. 2 Pillola su “Fringe benefit”

Parliamo della vicenda dei “fringe benefits”, ossia dell’applicazione da parte della Banca d’Italia dell’art. 51, comma 4, del TUIR ai tassi sui prestiti concessi dalla CSR ai soci e ai loro familiari e che ha comportato e continuerà a comportare pesanti conseguenze sulle retribuzioni dei colleghi e dei pensionati.

I componenti della Lista n.2  assicurano il proprio impegno per porre in essere tutte le iniziative utili a scongiurare l’applicabilità della normativa in questione.

Un impegno assunto davanti a tutti i Soci e di particolare  importanza,

considerato anche, tra l’altro, che la franchigia al momento prevista per il 2023 è quella standard, pari a euro 258,23 (mentre fortunatamente era stata portata a 3000 euro alla fine del 2022).

 

E’ auspicio comune che vengano assunte, in ogni sede, tutte le opportune iniziative, volte ad accertare la non assoggettabilità della norma ai servizi offerti dalla Cassa e il dovuto ristoro delle somme esecutate.

 

Ma il Consiglio della Cassa non può lavarsene le mani e stare a guardare (magari occultando carte utili a difendere i Soci!).

Dal canto nostro, quindi, con particolare riferimento alla contestata riconducibilità dei prestiti concessi dalla Cassa nell’ambito di applicazione della disposizione fiscale, assicuriamo il nostro impegno per promuovere una modifica della Convenzione che regola attualmente i rapporti tra la Cassa e la Banca d’Italia, in modo da chiarire che lo scopo primario della Convenzione (e della Cassa stessa) è quello di disincentivare i dipendenti della Banca d’Italia dall’intrattenere rapporti di clientela con le banche vigilate onde evitare situazioni di conflitto d’interesse, considerata la sottoposizione delle banche alla regolamentazione e ai controlli della Banca d’Italia nelle diverse materie attribuite alla sua competenza (es. vigilanza prudenziale, antiriciclaggio, sorveglianza sui mercati e sui sistemi di pagamento, trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari, ecc.).

 

Una nuova stesura della Convenzione che, priva di ambiguità, evidenzi l’assenza di relazioni tra le condizioni dei prestiti concessi in piena autonomia dalla CSR e il rapporto di dipendenza attuale o pregresso dei beneficiari con la Banca d’Italia.

 

Nel testo della Convenzione e nella conseguente necessaria modifica dello Statuto della Cassa andranno esplicitate le modalità di definizione dei tassi applicati sui finanziamenti, decisi in piena autonomia dal Consiglio di Amministrazione della Cassa, ancorati a indici di mercato, alla rischiosità della clientela (invero molto bassa) e maggiorati di uno spread la cui misura è determinata dal CdA. Lungi dall’essere, pertanto, tassi di favore concessi dalla Banca d’Italia!

 

Considerate le oggettive incertezze insite nell’interpretazione della norma e le gravi conseguenze economiche che ne conseguono, a danno dei propri dipendenti e pensionati, non può passare sotto silenzio la deplorevole mancanza di trasparenza del comportamento della Banca e della Cassa, che non hanno consentito ai Soci di assumere decisioni consapevoli circa gli oneri a loro carico.

 

I contratti sottoscritti al momento dell’erogazione del credito e i prospetti integrativi mai hanno contenuto l’avviso che si trattava di “credito agevolato”, non solo per i dipendenti e i pensionati ma anche per i loro familiari, erogato in virtù di Convenzione con il datore di lavoro e, di conseguenza, assoggettabile al regime di tassazione quale fringe benefit. Per non parlare dei familiari che subentrano nel rapporto in quanto eredi!  

 

Inoltre, la CSR per mesi ha collaborato con la Banca al fine di approntare i tabulati necessari per consentire l’applicazione della tassazione senza sentire il dovere di comunicare ai Clienti/Soci quanto stava avvenendo e senza sentire il dovere di rappresentare alla Banca che i tassi praticati non erano da porsi in relazione alla circostanza che si trattava di “dipendenti di Banca”, bensì agli scopi solidaristici del sodalizio.

 

E’ quindi urgente recuperare la centralità del rapporto con i Soci, che ci impegniamo a improntare a criteri di assoluta trasparenza e di tutela, nel rispetto delle disposizioni bancarie che ne enfatizzano l’importanza e la necessaria osservanza.

 

Dateci la vostra fiducia e non sarete delusi!

Dal 4 aprile, per la CSR si vota LISTA n. 2

Competenza e Solidarietà” con CASTALDI PRESIDENTE!