DIALOGO SOCIALE SSM LA BCE SEMPRE PIU’ LEGIBUS SOLUTA

La BCE ripropone la revisione del Codice Etico, riduce i salari dei colleghi distaccati e continua a non voler dialogare con le parti sociali.

 

L’11 marzo 2021 si è tenuto via Webex il 52° Dialogo Sociale con la BCE, in formato SSM.

 

Intervento di Andrea Enria e dibattito

 

Nel corso dell’intervento introduttivo Andrea Enria, Presidente del Supervisory Board, ha dato atto al personale coinvolto nell’attività di Vigilanza di una grande dedizione, in un periodo di enorme pressione lavorativa. La BCE ha reagito velocemente allo shock causato dalla pandemia, nonostante il fatto che non sia possibile svolgere ispezioni on-site. È necessario, a detta di Enria, imparare dalla crisi e creare un nuovo modello di lavoro che possa valere per il futuro, quando la pandemia sarà passata.

 

Nonostante gli elogi e le parole di circostanza, la BCE sta ponendo in essere comportamenti vessatori e iniqui nei confronti del Personale. Difatti, al personale distaccato, proveniente dalle banche centrali, tra cui tanti nostri colleghi, non viene più calcolata, al fine dell’inquadramento economico, l’esperienza maturata. Sono numerosi i casi di chi, distaccato nel 2020 con un certo livello economico, in occasione di un ulteriore distacco iniziato nel 2021 ha un livello retributivo sensibilmente inferiore, che non tiene conto dei punti precedentemente attribuiti per ogni anno di esperienza nel settore.

 

Alla nostra richiesta è stata data una risposta vaga e sconcertante: è necessario garantire parità di trattamento a chi viene reclutato dall’esterno e ai colleghi provenienti dalle banche centrali. Ergo, per queste presunte ragioni di equità, la BCE si avvale di colleghi che hanno grande bagaglio di esperienza sottopagandoli e considerandoli alla stregua di neolaureati che non hanno mai lavorato in una banca centrale e non si sono mai occupati di Vigilanza!

 

Oltre a ciò, segnaliamo che è stata richiesta a tutti i colleghi che hanno lavorato in BCE nell’ultimo anno la restituzione della indennità che viene erogata per far fronte alle spese di alloggio! In alcuni casi si tratta di somme che raggiungono i 10 mila euro.

 

SSM Training e revisione del codice etico

 

Le iniziative formative in seno all’SSM si sono svolte, ovviamente, a distanza. Abbiamo espresso apprezzamento per l’incremento delle iniziative formative nell’ultimo anno, ma abbiamo altresì richiesto che, una volta cessata la pandemia, le attuali modalità a distanza si limitino a supportare, e non a sostituire, le iniziative formative in presenza.

 

Nonostante la nostra ferma contrarietà, già espressa in occasione dell’incontro del 25 novembre 2020, ancora una volta Roman Schremser, Chief Compliance & Governance Officer della BCE (CGO) ha riproposto una presentazione sulle modifiche del codice etico nelle banche centrali (purtroppo non possiamo condividere la presentazione che è classificata come ECB-restricted).

 

Ne abbiamo nuovamente contestato le basi legali, che in alcuni casi violano il diritto di proprietà sancito dalle Costituzioni. Abbiamo altresì ribadito che tutte le banche centrali hanno già un codice etico, che in alcuni casi è molto restrittivo e limita di fatto la libertà delle persone. Non ci è stata, inoltre, ancora fornita una bozza del documento che contiene le linee guida decise dal Board della BCE che, ricordiamo, non ha potere legislativo.

 

Su questo tema la BCE, evidentemente incapace a gestire comportamenti di insider-trading al proprio interno, si comporta con tracotanza, come se fosse legibus soluta e prova a imporre alle banche centrali di adottare verso i propri dipendenti misure da stato di polizia che nulla hanno a che fare con il rischio reputazionale che si intenderebbe tutelare.

 

JST Staffing Survey e Climate risk stress testing

 

È stato presentato il risultato di un sondaggio relativo alla composizione del personale che partecipa ai Joint Supervisory teams (JST), da cui emerge la necessità di reperire ulteriori risorse da impiegare nei JST.

 

Il sondaggio, che verrà riproposto nel 2021, non ha previsto tra le domande quelle relative alle condizioni di lavoro delle persone impegnate nei JST che, ancor di più durante la pandemia, hanno dovuto affrontare impegni e carichi di lavoro enormi. Abbiamo notizia di un recente sondaggio condotto tra tutto il personale BCE impegnato nell’SSM, in cui i colleghi si dichiarano esausti, stressati, sopraffatti, frustrati, tristi e soli. E, aggiungiamo, impoveriti dai nuovi reinquadramenti stabiliti dalla BCE.

 

Apprezzabile, ma decisamente fuori contesto, è stata la presentazione circa le tematiche relative ai rischi ambientali nelle banche centrali e nelle autorità competenti. Non ci sembra che tale importante analisi debba essere limitata solo al “mondo SSM”.

 

Conclusioni

 

Dobbiamo, purtroppo, constatare che l’attitudine della BCE a dialogare, ad ascoltare le parti sociali si è drammaticamente ridotta ai minimi termini.

 

Non è accettabile che un’autorità così importante imponga le condizioni di lavoro ai propri dipendenti in maniera unilaterale, senza negoziare con i rappresentanti dei lavoratori.

 

La BCE pretende inoltre di poter imporre al personale di tutte le banche centrali enormi limitazioni delle libertà personali. Si tratta di un metodo inaccettabile, che prescinde da qualsiasi idea di democrazia e di civiltà.

 

Esprimiamo, inoltre, grande disappunto per le inique e arbitrarie riduzioni degli stipendi dei nostri colleghi che, distaccati temporaneamente in BCE, lavorano con grande dedizione e spirito di sacrificio.

 

Falbi
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