Dopo una lunga interruzione, l’ultimo incontro è avvenuto lo scorso 13 dicembre, la Banca ha convocato le OO.SS. per confrontarsi sull’efficienza aziendale.
La Delegazione Aziendale ha affermato di avere un interesse prioritario ad una semplificazione del sistema retributivo che attualmente appare “troppo complesso e articolato”.
A fronte di una eventuale disponibilità del Sindacato a procedere in tale direzione, la Banca si è dichiarata disponibile a rivedere la proposta che aveva avanzato in occasione del citato incontro del 13 dicembre (1,9% del monte salari di cui 0,2% destinato alla lump sum e 1,7% da riconoscere una tantum al Personale), dichiarandosi disponibile a uno 0,4% strutturale dell’efficienza aziendale sulle tabelle retributive.
In cambio, la Banca ha chiesto di avviare una “razionalizzazione” delle indennità del personale, attraverso:
- l’abolizione della monetizzazione delle festività soppresse, che andrebbero fruite nell’anno ovvero attribuite alla banca del tempo,
- l’abolizione dell’indennità riconosciuta a tutti gli addetti al Centro Donato Menichella.
Questo rappresenterebbe solo il primo atto di un processo di semplificazione (leggi abolizione) di una serie cospicua di istituti retributivi da realizzare nel confronto previsto per la riforma degli inquadramenti per l’Area Operativa.
Si tratta di una proposta tattica, messa in atto dalla Banca per dividere il Personale, agendo sulla diversità degli interessi.
FALBI e SIBC hanno respinto la proposta della Banca, sia per la modestia dell’intervento proposto (0,4% da strutturalizzare) sia perché rifiutano il principio dello scambio perenne per cui ad ogni vantaggio ottenuto (per quanto modesto) deve necessariamente corrispondere una perdita eguale e contraria.
Si tratta di un’impostazione che annulla il valore di progressivo miglioramento della condizione del Lavoratore e che il Sindacato non può consentire.
FALBI e SIBC hanno viceversa evidenziato l’esigenza di riconoscere indennità oggi non previste dal quadro regolamentare, come quella richiesta per compensare i colleghi addetti alle Divisioni GSP, che hanno minori libertà di accedere al lavoro da remoto, o la forfetizzazione per tutto il personale delle prestazioni lavorative straordinarie non censite se effettuate da remoto.
FALBI e SIBC hanno, inoltre, ribadito la proposta di interventi incrementativi strutturali sul welfare aziendale (che tengano conto degli ingenti capitoli di spesa sottoutilizzati) e dell’esigenza di tenere conto del rilevante gap tra l’IPCA previsionale riconosciuta nel 2022 e quella effettivamente realizzatasi nell’anno.
Il negoziato per la definizione della produttività non ha quindi trovato, al momento, uno sbocco positivo.
Roma, 15 febbraio 2023