FERMATE GLI “IRRESPONSABILI” È URGENTE UN CAMBIAMENTO DI VERSO NELLE RELAZIONI SINDACALI

Nella giornata di venerdì abbiamo avuto notizia che la Banca si sta apprestando ad emanare nuove disposizioni circa il rientro in servizio dei Dipendenti.

 

I primi, come è stato affermato in riunioni di Servizio, saranno i responsabili di struttura ai diversi livelli che devono dare il “buon esempio” ai Dipendenti che a loro volta si debbono disporre ad un progressivo ritorno in ufficio.

 

Per quanto ci riguarda, per la rilevanza che tale orientamento assume sull’organizzazione della vita di ciascuno, abbiamo con immediatezza informato le Colleghe e i Colleghi (leggi qui).

 

Quanto sta accadendo evidenzia definitivamente le responsabilità dell’Unione Sindacale per non essere stata capace, nonostante fosse il primo degli impegni che si era assunta nell’ormai lontano settembre 2020, di concludere un accordo sulla regolamentazione a regime dello smart working che doveva essere di copertura per i Lavoratori nell’approssimarsi della cessazione dello stato di emergenza.

 

L’Unione Sindacale ha chiesto di anticipare l’informativa che comunque la Banca avrebbe reso nel corso dell’incontro già calendarizzato per il prossimo martedì.

 

La Banca è prontamente intervenuta “in soccorso” e, passando sopra la correttezza che dovrebbe caratterizzare le relazioni sindacali con un comportamento di dubbia legittimità, ha in tempo reale apparecchiato l’ennesimo incontro farsa dedicato a quei Sindacati.

 

D’altronde tra “amici” non si fa così?  E soprattutto la Banca non deve un minimo di riconoscenza a Sindacati che ormai da nove mesi le consentono di fare come meglio ritiene sottraendosi sistematicamente al confronto negoziale su materie di prioritario interesse per le Colleghe e i Colleghi?

 

Ma è la lettura del comunicato con cui l’Unione Sindacale riferisce dell’incontro che lascia strabiliati: dopo un lungo dissertare sull’inopportunità di una tale scelta, ha sostanzialmente concluso mestamente che se proprio la Banca vuole …. almeno si tenga conto delle fragilità e di altri criteri di esenzione.

 

Considerato che, per l’Unione Sindacale, il primo criterio presupposto dovrebbe essere quello della “volontarietà” non comprendiamo cosa possano servire gli altri criteri.

 

Tutto questo ci appare come frutto di un’evidente confusione mentale e di una forma di imbarazzante dilettantismo.

 

Riteniamo prioritario “frenare sui rientri in servizio”, ma riteniamo altrettanto urgente “fermare gli irresponsabili” che stanno arrecando gravi danni all’intera Categoria e altri, di ancor più grave portata, si apprestano a provocare.