INCONTRO DEL 13 DICEMBRE – EFFICIENZA AZIENDALE NESSUNA INTESA: LA BANCA CONFERMA LA POSIZIONE PRECEDENTEMENTE ESPRESSA ANZI PROPONE INACCETTABILI CONTROPARTITE

Nell’incontro odierno la Delegazione Aziendale ha ribadito la posizione già espressa lo scorso 2 dicembre sull’efficienza aziendale: 1.9% (di cui lo 0.2% destinato alla Lump Sum) e una tantum dell’1.7% residuo pari al 2.28% della voce stipendio, nessuna disponibilità a procedere alla strutturalizzazione di una parte dell’efficienza nelle tabelle.

 

Alle nostre insistenze per ottenere la strutturalizzazione (quasi sempre riconosciuta negli anni 2010/2019) il Delegato Aziendale ha inteso fare un forte riferimento al contesto in cui agisce la Banca in questo periodo, per cui è prioritario agire in difesa dell’Autonomia della Banca che, a suo avviso, comporta anche “il rendere conto dei comportamenti che si assumono all’interno con particolare riferimento al trattamento destinato al proprio Personale”; aggiungendo che già oggi la massa salariale destinata ai Dipendenti appare molto poco difendibile.

 

Ha poi aggiunto che potrebbe esserci una possibilità di strutturalizzare una parte dell’efficienza solo in presenza della disponibilità del Sindacato a concedere pesanti contropartite. 

 

Abbiamo tentato di capire a cosa si volesse alludere ottenendo in risposta che la Banca pretenderebbe una rivisitazione (come a dire “abolizione”) di trattamenti economici che ritiene ormai obsoleti come, a pure titolo di esempio, l’indennità Vermicino, l’indennità di maneggio valori (destinata a colpire ulteriormente settori già pesantemente penalizzati nell’accesso al nuovo modello di lavoro agile) ed altro non specificato – probabilmente per un sopravvenuto senso di decenza. In sostanza si è disponibili a concedere qualche decimale di efficienza nelle tabelle mettendo pesantemente le “mani in tasca” ai Dipendenti.

 

Quanto esposto oggi, al di là dello specifico tema dell’efficienza aziendale, è un inequivocabile segnale di grande negatività: la Banca ritiene di pagare troppo i propri Dipendenti e intende cercare ogni espediente per procedere ad una riduzione significativa dei trattamenti attualmente goduti.

 

Una “filosofia” oggi esplicitata che non mancherà di condizionare pesantemente tutti i negoziati che sono in attesa di realizzarsi.

 

Si tratta di una presa di posizione di estrema gravità e che ha nelle sue intenzioni quella di penalizzare i Lavoratori della Banca d’Italia!

 

Si tratta di un orientamento che, per le conseguenze che potrà avere, ha necessità di una forte presa di coscienza da parte di tutte le Colleghe e i Colleghi.

 

Il SINDACATO non mancherà di mettere in atto, in stretto raccordo con la Categoria, tutte le iniziative utili a rimuovere un tale atteggiamento da parte della Banca a partire da una consultazione generale della Categoria che avrà avvio con l’inizio del prossimo mese di gennaio, al fine di valutare tutte le iniziative utili per contrastare l’aggressione che la Banca vuol portare avanti contro i propri Dipendenti.

 

Falbi
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