INCONTRO DEL 16 DICEMBRE 2021 LAVORO AGILE – ASPETTI RETRIBUTIVI SOTTOSCRITTI GLI ACCORDI – LA FALBI NON ADERISCE ALLA FIRMA

L’Unità Sindacale e la Banca hanno proceduto a sottoscrivere gli accordi negoziali relativi alle vertenze in essere, in particolare è stato definito l’accordo relativo al “lavoro agile”.

 

Dopo le alterne vicende che tutti conoscono è stata definita la normativa regolamentare, che è copia conforme dell’accordo sottoscritto nel mese di luglio, che a sua volta era copia conforme del libro bianco pubblicato dalla Banca ancor prima dell’avvio del confronto con il Sindacato (leggi qui).

 

Sono così svelate tutte le menzogne dell’Unità Sindacale che, all’indomani della sottoscrizione dell’accordo di luglio, aveva assicurato che si trattava di un accordo cornice, contenete solo principi di carattere generale e che la “vera trattativa”, che si sarebbe tenuta a partire dal mese di settembre, avrebbe provveduto a correggere le distorsioni che nel frattempo erano emerse e a riempire di contenuti quanto avevano sottoscritto nell’occasione.

 

NULLA DI TUTTO CIÒ! L’accordo definitivamente sottoscritto riporta fedelmente quanto stabilito con l’accordo di luglio e vengono confermati gli ampi margini di discrezionalità per tutti e le diffuse penalizzazioni per un a parte della Categoria (filiali e alcuni settori dell’AC):

 

Pochi giorni sono bastati a rasserenare il SIBC, che non più tardi del 14 dicembre, con il volantino “la nebbia va sgombrata”, rappresentava un quadro fosco in cui “lavoriamo in un contesto così inquinato da rallentamenti negoziali, furbizie e scorribande della controparte, studiate ad arte per creare problemi ai sindacati meno scendiletto, che davvero c’è da denunciare un porto delle nebbie intollerabile”.

 

Siamo in attesa di conoscere per quale curioso fenomeno meteorologico all’improvviso la nebbia si sia diradata!

 

Sono stati, inoltre, sottoscritti gli accordi relativi alla parte economica (IPCA, l’unico che la FALBI sottoscriverà in quanto dovuto e di routine, ed efficienza aziendale 2021) anche in questo caso la Banca non ha avuto difficoltà a convincere i “riottosi Sindacati”; lo 0.50% (non strutturale) aggiunto alla proposta che era stata sdegnosamente rifiutata è bastato a convincere anche i Sindacati meno scendiletto (anche in questa occasione si è particolarmente distinto il SIBC)!

 

Con un tratto di penna sono stati cancellati i solenni impegni assunti da tutti i Sindacati a far valere, nell’ambito della vertenza economica, il valore dello straordinario impegno dimostrato dalla Categoria nel corso del lungo periodo di emergenza e, soprattutto, a rivendicare che i cospicui risparmi realizzati dalla Banca (ammontanti a diverse decine di milioni di euro) fossero redistribuiti al Personale per compensare le corrispondenti riduzioni retributive.

 

Gli accordi così definiti fissano due importanti principi (a danno delle Colleghe e dei Colleghi):

 

  • si avvalora la posizione della Banca secondo la quale si nega qualsiasi ipotesi di strutturalizzazione in tabella dell’efficienza aziendale (nonostante che nel decennio precedente con diverse maggioranze sindacali la Banca avesse acceduto a tale ipotesi);
  • si legittimano le scelte della Banca sul fronte della riduzione del costo del lavoro. Già nei giorni scorsi abbiamo dovuto prendere atto dei provvedimenti in tema di missioni e di formazione, presto dovremo prendere atto di ulteriori tagli, tra l’altro già ampiamente annunciati dal libro bianco.

 

Non pretendiamo di condizionare le scelte delle altre Organizzazioni Sindacali, di cui hanno il dovere di rendere conto ai propri iscritti, ma non possiamo non notare come la comunicazione alla Categoria da parte dell’Unità Sindacale si connoti sempre più per menzogne e travisamenti della realtà.