INCONTRO DEL 21 GENNAIO 2025 IPCA ed EFFICIENZA AZIENDALE VERSO L’ACCORDO L’IMPEGNO SULLA LUMP SUM

Per mesi la Banca si è rifiutata di definire gli adeguamenti inflattivi relativi all’anno 2024 (IPCA previsionale pari all’1.9%), assoggettandone la definizione all’accettazione di una misura penalizzante dell’efficienza aziendale.

Nell’intero periodo le OO.SS. hanno sollecitato la Banca al rispetto delle previsioni negoziali che regolano il riconoscimento dell’IPCA in Banca d’Italia.
Al persistere del ricatto della contestuale sottoscrizione di IPCA ed efficienza aziendale abbiamo ritenuto non più rinviabile l’assunzione di iniziative concrete in difesa dei diritti dei Lavoratori e del rispetto delle regole vigenti in materia di relazioni sindacali.

Abbiamo, quindi, avviato la procedura per la proclamazione dello sciopero e nella giornata dello scorso 14 gennaio si è tenuto il prescritto incontro di tentativo di raffreddamento e conciliazione del conflitto (leggi qui).

In apertura la Banca ha dichiarato che veniva meno la pregiudiziale della contestuale definizione di IPCA ed efficienza.

Tale affermazione ha reso possibile il passaggio alle questioni di merito per cui abbiamo richiesto l’immediata convocazione di un incontro negoziale per definire il recupero inflattivo relativo all’anno passato.

Inoltre, per concludere anche l’accordo sull’efficienza abbiamo dichiarato che, posta ormai l’impossibilità della modifica dei criteri di determinazione della misura, fosse necessario aggiungere alla proposta iniziale della Banca ulteriori acquisizioni.

A tal proposito abbiamo chiesto di prevedere un incremento per il prossimo biennio del welfare aziendale e, soprattutto, l’impegno ad aprire un negoziato in tempi certi sul coefficiente adottato per la determinazione della Lump sum.
Si tratta, in questo caso, di proseguire nel percorso di equiparazione dei trattamenti previdenziali tra le diverse generazioni, a cui sin dall’avvio della previdenza complementare ci eravamo impegnati.

Nell’incontro odierno la Delegazione aziendale ha dichiarato disponibilità a procedere, senza condizioni, alla firma dell’IPCA.
Per quanto riguarda l’efficienza abbiamo ribadito le richieste già avanzate in sede di raffreddamento:
– incremento sia per il 2025 che per il 2026 di 200 euro per il credito libero welfare;
– impegno formale ad avviare, in corso d’anno, il confronto sul coefficiente di determinazione della Lump sum;


in considerazione dei ritardi registrati per il 2024, erogazione automatica dell’IPCA previsionale 2025 non appena sarà noto il dato ISTAT (maggio/giugno 2025) e contestuale definizione in sede negoziale del differenziale prodotto nel triennio tra IPCA previsionale e quella realizzata.
La Banca si è impegnata, a stretto giro, a dare una definitiva risposta a quanto da noi rappresentato.

Collateralmente alle questioni all’O.d.G. la Delegazione Aziendale ha inteso fornire una prima, sia pur generica, informativa in relazione alla questione della polizza sanitaria recentemente disdetta dalle Assicurazioni Generali: sarebbe in corso un’interlocuzione tra Banca e Generali al fine di procedere ad una proroga almeno per un anno (giugno 2026) per avere un sufficiente margine di tempo, per effettuare una nuova gara. In ogni caso, da un’analisi di mercato emergerebbe che, per mantenere le attuali garanzie offerte dalla polizza, sarebbe necessario procedere ad un adeguamento dei premi di circa il 30%.

Per quanto ci riguarda abbiamo ribadito che il tema della polizza sanitaria è prioritario, irrinunciabile e non comprimibile; abbiamo, quindi, sollecitato l’immediato avvio del negoziato che dovrà in ogni caso confermare i contenuti attuali della polizza.