Con l’incontro odierno si è provveduto a definire il primo accordo sul trattamento economico dei Dipendenti, relativo all’efficienza aziendale 2022 e 2023, che sarà seguito da quello sull’IPCA.
L’accordo prevede:
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efficienza 2022 pari al 1.9% in via straordinaria, il contributo dei Dipendenti alla Lump Sum viene ridotto allo 0.1%, riconoscendo così in busta paga di ottobre l’1.8% del monte salari;
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efficienza 2023 pari all’1.4% in via straordinaria, il contributo dei Dipendenti alla Lump Sum viene ridotto allo 0.1%, riconoscendo così in busta paga di ottobre l’1.3% del monte salari;
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la Banca effettuerà un conferimento straordinario alla Lump Sum pari a un ulteriore 0.3% per ognuno dei due anni:
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per il 2024, il contributo libero per i dipendenti del welfare sarà aumentato a 1.100 euro (1.500 per i Dipendenti con disabilità grave);
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tutti gli altri contributi welfare saranno comunque rivalutati a partire dal 1° gennaio 2024 adeguandoli all’inflazione reale registrata nel triennio.
L’efficienza 2022 verrà liquidata con le competenze del mese di ottobre, quella relativa al 2023 a novembre unitamente all’IPCA.
Gli interventi sul welfare aziendale sono preliminari, in attesa di una più generale riforma dell’istituto che potrà essere realizzata nell’ambito dell’imminente trattativa per definire i contenuti del bando per il rinnovo dell’affidamento del servizio che andrà a scadenza il 31/12/2024.
Il welfare aziendale, pur rappresentando una leva aggiuntiva, è fuor di dubbio un contributo utile a fronteggiare gli effetti dell’ondata anomala di inflazione che ha colpito le retribuzioni.
Con l’accordo si è provveduto inoltre a fissare l’impegno per procedere al recepimento della determinazione ISTAT per l’IPCA 2023 (pari al 6.6%), che accordo previsto per la prima decade di ottobre.
Inoltre, è previsto l’impegno a riavviare, immediatamente dopo l’accordo sull’IPCA, il negoziato per la riforma degli inquadramenti per l’Area Operativa.
Come è a tutti noto il negoziato sul trattamento economico riservato ai Dipendenti, prima della pausa estiva, era caduto in una situazione di stallo.
FALBI e SIBC, consapevoli delle difficoltà create alla Categoria da una progressiva e significativa erosione delle proprie retribuzioni, hanno avviato con immediatezza la procedura di raffreddamento del conflitto e contestualmente presentato una proposta che fosse utile a superare le strumentali pregiudiziali della Banca e, allo stesso tempo, assicurasse alle Colleghe e ai Colleghi i risultati attesi.
L’accordo di oggi recepisce nella sostanza la proposta delle nostre Organizzazioni Sindacali.
Non vi è dubbio che nell’attuale contesto la definizione dell’IPCA rivesta carattere di priorità e contribuisca ad alleviare la situazione di crisi di cui attualmente soffre la Categoria, colpita negli ultimi due anni da plurimi eventi negativi dall’inflazione all’applicazione del fringe benefit.
Non riconoscere una tale priorità comporta semplicemente un pericoloso distacco dalla realtà ovvero la volontà di privilegiare, rispetto agli interessi delle Colleghe e dei Colleghi, una disperata campagna “acquisti” nell’esclusivo interesse delle sigle sindacali che mettono in atto tali azioni.
La fermezza del primo tavolo FALBI e SIBC ha garantito una reale tutela degli interessi della Categoria impedendo avventurismi pericolosi che avrebbero potuto mettere in discussione l’acquisizione di un accordo di prioritario interesse per tutti.
Roma, 21 settembre 2023.