INCONTRO DEL 28 FEBBRAIO 2023 RIFORMA AREA OPERATIVA LA BANCA INVITATA A TERMINARE L’ILLUSTRAZIONE DELLA PROPRIA POSIZIONE

Con l’incontro odierno la Delegazione Aziendale ha proseguito l’illustrazione della visione della Banca sulla riforma degli inquadramenti dell’Area Operativa. Un’illustrazione che sta occupando uno spazio temporale molto lungo, senza che si parli concretamente delle mansioni, dello sviluppo retributivo, delle garanzie economiche e professionali.

 

FALBI e SIBC hanno chiarito ancora una volta che il progetto sin qui illustrato presenta aspetti estremamente critici e non accettabili per il personale coinvolto, e necessitano quindi di una rettifica importante. Per questo, hanno sollecitato la Banca a terminare la propria illustrazione in tempi rapidi, per poter replicare con un nuovo progetto che tenga conto degli interessi aziendali ma anche, se non soprattutto, di quelli dei lavoratori della Banca d’Italia.

 

La Banca si è impegnata a portare a termine l’illustrazione del proprio progetto (evidentemente ancora incompleto) entro il prossimo 4 aprile.

 

Pur in mancanza di un’esposizione completa del progetto, FALBI e SIBC non possono che sottolineare la lontananza della direzione intrapresa dalla Banca rispetto alle legittime aspettative di migliaia di colleghi che attendono la riforma. Una riforma che non va fatta (solo) per chi ancora non è entrato in Banca, e quindi non ha diritti né aspettative maturati, ma soprattutto per il personale attualmente in servizio.

 

Per questo, FALBI e SIBC hanno assunto l’impegno di presentare, immediatamente dopo l’esposizione della Banca, un progetto alternativo e integrativo, che corregga la direzione di marcia, ricercando anche eventuali compatibilità tra idee e finalità naturalmente diverse tra le parti.

 

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Nell’incontro odierno, la Banca ha nuovamente riepilogato quanto illustrato nel corso degli incontri precedenti, riaffermando le ragioni di una proposta che parte dalla considerazione del vorticoso cambiamento delle funzioni istituzionali della Banca, soprattutto sul versante della digitalizzazione e automazione dei processi, che imporrebbe un investimento sullo sviluppo professionale delle Persone necessario, in una realtà in continua evoluzione.

 

La risposta, individuata dalla Banca, risiede in un processo di formazione continua e di esperienze professionali diversificate, che sarebbero condizione per una crescita retributiva, con l’eliminazione degli scatti annuali del Personale.

 

Il modello proposto ha come presupposto il superamento dell’attuale stratificazione con l’abolizione di tutti i gradi ora previsti, e delle relative mansioni. Ancora una volta, abbiamo dovuto registrare considerazioni inammissibili del ruolo svolto dai Coadiutori nelle diverse strutture, in considerazione delle quali non ci sarebbero “ragioni per separarli dal resto del personale operativo”. Ritenendo “superato”, sul piano funzionale, il grado di Coadiutore la Banca intenderebbe trovare il punto, dell’unica curva retributiva, in cui collocare, con adeguate norme transitorie, i Colleghi attualmente in servizio e inquadrati in tale grado.

 

La progressione economica (con l’acquisizione di livelli ogni tre anni nella fase iniziale della carriera, ogni due più avanti), se venissero meno gli scatti annuali attuali, sarebbe legata alla qualificazione professionale valutata dal Capo, e misurata sulla proficuità della formazione (con strumenti che saranno illustrati nel corso del prossimo incontro) e sulla valutazione (periodica) della prestazione.

 

È, al momento, assente nell’illustrazione della Banca una qualsiasi fondata comparazione tra quello che attualmente è garantito dal sistema della progressione economica (scatto pesante, scatto leggero e cumulata dell’anzianità all’atto del passaggio tra gradi professionali) e quanto contenuto nella proposta della Banca. Manca, inoltre, qualsiasi possibilità di apprezzare le garanzie offerte, sul piano mansionistico e su quello retributivo, dal sistema proposto.

 

Quello che allo stato si evidenzia è che l’eliminazione degli scatti annuali comporta che il passo della progressione non sarebbe più annuale ma periodica (solo a conclusione del ciclo di formazione, ogni due o tre anni in base alla fase di carriera) e che il nuovo sistema contiene preoccupanti elementi di discrezionalità aziendale nei riconoscimenti economici, nella progressione di carriera, nell’offerta della formazione.

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