INIZIA AD EMERGERE LA VERITA’ L’UNITA’ SINDACALE AL TAVOLO DEL NEGOZIATO RAPPRESENTA IL NULLA

21Il SIBC con il volantino di oggi “le spinte  per la controriforma” afferma: “la Banca evita sistematicamente di affrontare i nodi cruciali con un atteggiamento tollerato ormai troppo a lungo anche dai Sindacati del tavolo di maggioranza, dobbiamo riconoscerlo e che desta in noi fortissima preoccupazione”.

 

Ci sarebbe da chiedersi, oltre a preoccuparsi, cosa intenda fare il SIBC per arrestare una tale pericolosa deriva!

 

Dopo che alcuni mesi addietro la UIL ha abbandonato l’Unità Sindacale denunciandone l’inefficacia, il SIBC alza il velo sulla reale consistenza dell’attività negoziale dell’alleanza di cui fa parte ovvero quello di tollerare le pretese della Banca sempre più esose e, di conseguenza, di assecondarle.

 

Da mesi denunciamo l’inattività del primo tavolo e l’incapacità di rappresentare adeguatamente gli interessi della Categoria all’interno di negoziati di elevato profilo destinati a influenzare per il futuro la condizione di vita e di lavoro di tutte le Colleghe e de Colleghi, oggi provengono autorevoli conferme dall’interno di quella aggregazione.

 

Comincia ad emergere la verità e i reali contenuti che la Banca intende affermare con l’ipotetico accordo sul lavoro agile, così come risulta evidente che l’Unità Sindacale sino ad oggi ha mentito su quanto in realtà stava avvenendo al tavolo del negoziato.

 

Ancora più grave che alcuni Sindacati, sia pure di minore rilievo come la FABI e la CGIL, continuino a tacere.

 

Mentre si sta avviando la fase due del confronto che la Banca ha già dichiarato essere finale, traguardando la data del 20 luglio per firmare l’accordo, emerge un evidente e grave problema: il destino della Categoria è in cattive mani.

 

Né induce all’ottimismo l’agire del primo tavolo che nasconde i fatti e sta conducendo la trattativa laddove la Banca ha sempre dichiarato dovesse approdare.

 

È evidente che per evitare che si realizzi quella che il SIBC definisce “controriforma” c’è la necessità di una presa di coscienza da parte di tutte le Colleghe e dei Colleghi affinché assumano atteggiamenti forti e significativi nei confronti dei Sindacati componenti il primo tavolo, facendo loro comprendere inequivocabilmente che il paradigma del negoziato debba essere invertito e che si torni a trattare avendo come punto di riferimento esclusivamente le ragioni e gli interessi dei Lavoratori.