Con l’incontro di oggi la Banca ha completato l’esposizione della propria proposta sul nuovo modo di lavorare, con il trattamento economico da riservare alle Colleghe e ai Colleghi nel nuovo modello di organizzazione del lavoro.
Anche in questo caso, quanto “comunicato” è fortemente deludente, infatti la Delegazione Aziendale ha sostenuto:
- disponibilità a riconoscere il ticket restaurant ma in misura ridotta rispetto a quanto attualmente previsto (10.80 euro);
- riconoscimento di un sussidio per l’utilizzo delle utenze, inoltre, la Banca fornirà gli strumenti informatici inclusa una sedia ergonomica;
- straordinario e plus orario: la Banca ha affermato a premessa che intende muoversi nel senso di un progressivo contenimento dello straordinario (anche in presenza); verrà riconosciuto lo straordinario solo per prestazioni eccezionalmente richieste e motivate al di fuori della normale operatività delle strutture (dopo le 18.45 o nelle giornate non lavorative); il plus orario per l’Area Manageriale verrebbe riconosciuto attraverso lo strumento dei bonus.
Il negoziato, avviato all’inizio di maggio, si è caratterizzato per la proposizione di un modello identico a quello che la task force della Banca aveva trasfuso nel “libro bianco”. In sostanza abbiamo assistito ad una trattativa “falsa” che si è sviluppata esclusivamente sui “desiderata” della controparte.
A tal proposito alleghiamo una tabella di comparazione tra quanto proposto dalla Banca e quelle che, al momento, sono le soluzioni emerse al tavolo (leggi qui).
La sostanza è evidente: l’enorme sforzo prodotto dalla Banca per costruire il nuovo mondo di lavoro al suo interno si sostanzia nel passaggio da uno a due giorni di delocalizzato, mentre ampie fasce di Colleghi, al centro e in periferia, vengono esclusiperché svolgono mansioni non telelavorabili.
Per quanto riguarda i turni potranno essere svolti in remoto a condizione che abbiano inizio o termine al di fuori della fascia di operatività delle strutture (7.30/18.45).
Quale contropartita a tale risicata disponibilità, la Banca pretende di introdurre un sistema caratterizzato da accentuata discrezionalità e da controlli da “grande fratello”, irrigidendo la prestazione in delocalizzato e rendendola poco appetibile per i Colleghi. Addirittura si pretende dai Colleghi una disponibilità ad essere contattati dalle 7.30 alle 18.45, sia quando si lavora da remoto che in presenza, a prescindere dalla conclusione della prestazione lavorativa di 7.30 ore.
La trattativa si è sviluppata nella logica del “prendere o lasciare”, nessun rilievo hanno avuto le istanze proposte dal Sindacato, orientate a costruire un modello realmente innovativo e al passo con i tempi.
Nel periodo, nonostante l’evidenza dei contenuti, abbiamo assistito ad una comunicazione ingannevole da parte dell’Unità Sindacale che ha tentato di far passare in Categoria una narrazione edulcorata e basata su un ottimismo privo di qualsiasi fondamento per far “credere” che quell’alleanza fosse impegnata in un confronto di merito sulla materia.
Ben diversa la “musica” quando le Organizzazioni, che fanno parte dell’Unità Sindacale, si esprimono singolarmente con comunicati di sigla.
Mentre la CISL parla di cantieri alacremente al lavoro, da altre sigle, che pure compongono l’Unità Sindacale, provengono segnali di segno opposto.
Non manca giorno, infatti, che il SIBC disserti di un vertice della Banca che è “il più retrogrado di sempre” ed anzi proprio nei giorni scorsi ha pubblicato un video che dovrebbe essere il punto di caduta minimo per quel tavolo sindacale ma che, comunque, non ha nulla a che spartire con quanto si sta discutendo al tavolo negoziale. Anche in questo caso il tempo sarà galantuomo e dimostrerà se si tratta di un impegno serio ovvero della solita operazione di marketing!
Il DASBI, con un volantino molto satirico sul “magico quadrato di Sator”, emette una condanna che non prevede appello sulla posizione assunta dalla Banca nell’ambito della trattativa, vedremo se gli avvenimenti dimostreranno la sincerità di una presa di posizione tanto forte!
La CIDA mantiene una sorta di aplomb dovuto al ruolo che i suoi dirigenti svolgono in Banca, FABI e CGIL in uno stato di profondo obnubilamento della coscienzatacciono: evidentemente nulla hanno da dire in rappresentanza degli interessi dei Lavoratori.
È il momento della verità! A partire da oggi o la maggioranza sindacale, rappresentata dall’Unità Sindacale, si riconduce a più miti consigli e si appresta a sottoscrivere mestamente un accordo che rappresenta null’altro che quanto voluto dalla Banca sin dall’inizio, ovvero si imprime una svolta al negoziato e si avvia un confronto “vero” sulle questioni poste dal Sindacato e che riguardano le reali aspettative delle Colleghe e dei Colleghi.
Oggi dalle 16.30 alle ore 18.00 è possibile collegarsi con la scrivente Segreteria per un’assemblea aperta a tutte le Colleghe e ai Colleghi, nel corso della quale faremo il punto della situazione.
A tal fine è sufficiente cliccare sul link che segue (non è richiesta l’inserimento di alcuna credenziale):
https://zoom.us/j/95850888823?pwd=RktXSmdubXI3T1RwMnAraXltakdvdz09
Roma, 17 giugno 2021.