LA BANCA PROPONE I TESTI PER IL LAVORO AGILE

NON SI REGISTRA ALCUN AVANZAMENTO

ALCUNI ASPETTI RILEVANTI APPAIONO ADDIRITTURA PEGGIORATI

SMENTITE LE “PROMESSE” DELL’UNITÀ DI UNA TRATTATIVA DI MERITO CHE AVREBBE MIGLIORATO LE INTESE DI LUGLIO

 

Nella giornata odierna la Banca ha fatto pervenire il testo degli accordi relativi alla trasfusione in testo Regolamentare delle Intese sottoscritte sul lavoro agile lo scorso mese di luglio.

 

Si conferma, quindi, quanto da noi affermato, e maldestramente negato dalle Sigle firmatarie, circa il fatto che nessuna trattativa si sarebbe tenuta in questa fase e che gli accordi sottoscritti a luglio rappresentassero un testo complessivo e definitivo di quanto previsto in materia.

 

Un’ulteriore, e auspichiamo definitiva, prova dell’approssimazione dell’agire dell’Unità Sindacale e dell’attitudine a nascondere la verità alle Colleghe e ai Colleghi.

 

 

Sottoporremo ad attenta analisi i testi inviati dalla Banca (che alleghiamo), ma ad una prima lettura appaiono del tutto insoddisfacenti.

 

È confermato l’impianto governato da ampia discrezionalità e nessuna risposta di sostanza è venuta anche sulle osservazioni fatte dopo la pubblicazione della mappatura delle Strutture da parte della Banca.

 

Sulle attività telelavorabili inserite nelle Unità Operative a scarsa telelavorabilità la proposta della Banca ha il sapore della beffa: “il Capo diretto può occasionalmente autorizzare giornate di lavoro da remoto…”, non si comprende la ragione per cui a lavorazioni eseguibili da remoto non vengano garantiti i 10 giorni, come a tutti gli altri Colleghi che operano in Strutture diverse.

 

Nessuna risposta alla questione del regime ridotto applicato alle Segreterie delle Filiali.

 

La frazionabilità (per due giornate) è limitata solo a coloro a cui si applica il regime di 5 giorni o occasionalmente al mese, mentre tutti gli altri ne sono esclusi.

 

È stabilito l’obbligo di rientro in 48 ore se richiamati in presenza, limitando significativamente la distanza da dove eseguire la prestazione.

 

Grave, poi, è la previsione secondo la quale “ai dipendenti può essere chiesta la presenza in ufficio eventualmente anche riducendo il numero mensile di giornate di lavoro a distanza fissato per la struttura di appartenenza”.

 

Ovvero, è affidata alla discrezionalità del Capo Struttura non solo il come ma anche il quanto da utilizzare per il delocalizzato; con buona pace del SIBC che negli ultimi giorni si è affannato nello smentire tale ipotesi.

 

In occasione dell’incontro di domani riproporremo, oltre alle osservazioni qui indicate,tutte quelle che abbiamo avanzato nel corso del negoziato svolto nei mesi precedenti.

 

Roma, 5 ottobre 2021