LAVORO AGILE – 12/120 NUOVA ACQUISIZIONE O ATTO DOVUTO?

La Banca, solo alla scadenza del formale impegno negoziale assunto con i firmatari dell’accordo sul lavoro agile, si è indotta ad emanare disposizioni per aggiungere alla fascia 10/100 giorni l’opportunità di allargamento a 12/120 giornate.

 

Trattandosi di un atto dovuto derivante da obblighi contrattuali ci ha fatto un po’ sorridere la “rissa” che si è scatenata immediatamente dopo tra chi intendeva vantare un risultato della propria azione e chi, ricorrendo ad una certosina ricostruzione temporale degli avvenimenti, voleva svalutarne la portata.

 

In via di principio, a nostra opinione, è lecito per il Sindacato vantare risultati relativi ad acquisizioni conquistate al tavolo del negoziato e non ad atti dovuti per il rispetto dei quali, probabilmente, esistono strumenti diversi.

 

Ma quanto avvenuta su tale versante migliora il discusso accordo sul lavoro agile realizzato dall’Unità Sindacale un anno addietro?

 

A nostra opinione certamente no!

 

L’accordo sul lavoro agile mantiene tutte quelle negatività che, all’epoca, ce ne hanno impedito la sottoscrizione: dall’eccesso di discrezionalità di gestione che spesso rende “faticosa” la fruizione anche a chi ne ha diritto a una serie di discriminazioni che l’accordo comprende.

 

Infatti, al termine di quello che è stato definito un primo periodo di applicazione sperimentale la Banca ha riconosciuto, né poteva fare altrimenti, i 12/120 giorni, ma anche confermato per intero il regime ridotto (50/100) e l’esclusione di ampie fasce dall’utilizzo del lavoro agile (GSP, STC, BAN etc).

 

Evidentemente per il primo caso si trattava di “atti dovuti”, nel secondo di levantine promesse.

 

Solo se e quando si riuscirà sanare tali ingiustificabili discriminazioni, trovando in alcuni casi le opportune compensazioni, che sono state colpevolmente trascurate all’atto della sottoscrizione dell’accordo, la FALBI sarà disponibile a parlare di “positivi risultati”.

 

Per quanto riguarda poi altre esuberanti affermazioni riportate dalla quotidiana stampa sindacale ci corre obbligo di ricordare a tutti che nel 2016 esisteva una chiara alternativa: sottoscrivere un modello simbiotico con quello che si stava adottando per l’Area Manageriale ovvero procedere a una rivisitazione del modello esistente conquistando comunque significativi vantaggi per la Carriera Operativa (quali, ad esempio, centinaia di promozioni che altrimenti non ci sarebbero state, adeguamenti economici etc).

 

Roma, 16 maggio 2023