RETE TERRITORIALE È URGENTE UN CHIARIMENTO I PERICOLI DELLA SALA CONTA MULTIBANCA

Con il comunicato dello scorso 24 maggio (leggi qui) abbiamo espresso le nostre preoccupazioni per gli annunci che avevamo registrato in occasione della presentazione del piano strategico 2023/2025, rispetto ai quali la Delegazione Aziendale aveva assunto l’impegno ad illustrare, entro questa primavera, alle OO.SS. il progetto relativo al “completamento della riforma per le Filiali”.

 

Avevamo, quindi, un’interessata attesa per la Relazione del Governatore del 31 maggio per verificare se contenesse elementi utili a meglio comprendere gli orientamenti della Banca in materia.

 

Non abbiamo ascoltato nulla di specifico se non un’affermazione, contenuta nell’allegato “gestione della Banca”: “sono stati istituiti in ambito nazionale tavoli di confronto con i principali soggetti del ciclo del contante e con le altre autorità coinvolte, per individuare possibili iniziative di miglioramento della filiera”.

 

Un’affermazione abbastanza generica e, soprattutto, che fa immaginare una prospettiva di approfondimento tecnico della questione e, quindi, di medio-lungo periodo.

 

Tuttavia, quanto contenuto nell’allegato “gestione della Banca” trova migliore esplicitazione in un post pubblicato all’interno del sito dell’ABI (Associazione Bancaria italiana) che recita:

 

“Il progetto “Sala Conta Multibanca” è stato promosso e sperimentato con successo da alcuni operatori finanziari nell’ambito di una comune strategia di intervento volta ad accrescere i livelli di sicurezza e la qualità delle lavorazioni nelle attività di trattamento del contante. Il modello “multibanca” consente infatti agli aderenti di ridurre il trasporto del contante da/per le filiali della Banca d’Italia attivando in via continuativa la compensazione delle banconote tra gli aderenti. Esso rafforza inoltre i controlli sulle sale conta grazie ad un sistema di visite ispettive congiunte con delega ad alcune banche ad operare per conto di tutte le banche aderenti e che si basa su un modello di controlli condiviso e strutturato (controlli da eseguire, frequenza, modalità di effettuazione e formalizzazione degli esiti), nonché su un’appropriata analisi periodica dei rischi”.

 

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Quindi, non si tratta di un “confronto di fattibilità” si tratta, bensì di una scelta strutturata, che anzi, risulta essere già operativa da tempo in alcune zone del Paese, a seguito della quale le filiali già registrano significativi cali del lavoro di contazione e verifica.

 

Un unico ostacolo sussiste, e cioè che gli operatori bancari e le Poste per attivare la “sala conta multibanca” debbono fare riferimento ad un’unica società di servizi, ma non abbiamo dubbi che la moral suasion della Banca d’Italia consentirà di superare questo problema.

 

Se il progetto andrà a compimento e sarà esteso all’intero territorio nazionale avverrà che i nostri sportelli introiteranno solo biglietti logori da triturare ed esiteranno banconote nuove ricevute dal Centro!

 

Le conseguenze sono facilmente immaginabili: l’attività di contazione e verifica è di rilevante importanza per tutte le nostre Filiali (per alcune addirittura essenziale) e il loro venir meno comporterà inevitabilmente un ulteriore massiccio intervento di ridimensionamento delle Filiali, comprese le STC.

 

Riteniamo che la Banca, avviando, in totale mancanza di trasparenza, un tale progetto che inevitabilmente avrà ricadute pesanti su tutti gli addetti alla Rete Periferica abbia commesso una grave scorrettezza.

 

Chiediamo, pertanto, con forza che si avvii con celerità una sede di confronto dedicata con le OO.SS. al fine di chiarire le reali prospettive per una parte importante di Dipendenti che da quindici anni sono vittime di precarietà e di incertezze circa il proprio futuro lavorativo.