RIFORMA DEGLI INDUADRAMENTI – IL NEGOZIATO PROSEGUE – QUESTIONI DA APROFONDIRE E PROBLEMI DA AFFRONTARE

Dalla ripartenza del negoziato si sono tenuti solo due incontri, comunque le questioni già trattate sono di primario interesse per la Categoria: i nuovi inquadramenti, la progressione economica automatica delle retribuzioni, le mansioni sono argomenti che hanno sino ad oggi impedito un qualsiasi accordo tra le parti.

 

La proposta della Banca su tali tematiche è nota e in particolare:

  1. l’inquadramento del Personale della Carriera Operativa dovrebbe avvenire su due segmenti: viene, quindi, meno la precedente proposta di un unico calderone che prevedeva l’abolizione anche di quello corrispondente al grado di Coadiutore/Coadiutore principale. Un’ipotesi da noi respinta con fermezza in quanto avrebbe comportato il demansionamento degli attuali Coadiutori (che pure si erano sottoposti ad una severa prova professionale e spesso avevano subito la mobilità) e avrebbe fatto venir meno un’importante opportunità per tutti gli attuali Assistenti che, nel passaggio a Coadiutore, oltre a quello ad Expert, trovavano uno sviluppo della propria Carriera;
  2. l’abolizione dei gradi professionali (da Vice Assistente a Primo Assistente) comporta la trasformazione dell’AIS e dell’AIG annuali in un unico livello biennale (il cui importo era quantificato inizialmente nel doppio dello scatto pesante). Si tratta di una proposta interessante in quanto fa venir meno la “ghettizzazione”, ormai superata dall’attuale organizzazione del lavoro, dei Vice Assistenti riconoscendo loro la stessa progressione dei restanti Assistenti e, soprattutto, elimina il concreto rischio per tutte le Colleghe e i Colleghi di “cadere” nello scatto leggero. Al fine di valutare la portata di quest’ultimo aspetto è utile considerare che già oggi 390 Assistenti Superiori, 68 Coadiutori e 59 Coadiutori Principali percepiscono lo scatto leggero; numeri destinati ad aumentare con il passare del tempo;
  3. per quanto riguarda le mansioni la Banca ha proposto due diverse declaratorie per il primo e per il secondo segmento, all’interno dei quali “tutti farebbero tutto”.

Si tratta indubbiamente di una proposta diversa dal passato, che contiene elementi di novità e che ci ha consentito di dichiarare percorribile il negoziato, anche se quanto rappresentato non ci consente di ritenere chiusi gli argomenti già trattati.

 

Emergono, infatti, delle criticità, già evidenziate nel corso della trattativa sin qui svolta, che in una logica di confronto negoziale dovranno trovare adeguate soluzioni e in particolare:

 

  • PROGRESSIONE AUTOMATICA: la trasformazione dello scatto annuale in livello biennale garantisce nel tempo il maturato economico ma comporta una perdita nel percepito. Infatti, il ritardo di un anno dello scatto comporta la perdita del suo valore ad anni alterni, provocando una remissione anche sui conferimenti al Fondo Pensione Complementare. A tal proposito abbiamo proposto che limitatamente al primo anno di applicazione il livello venga riconosciuto dopo un anno di servizio, rendendo così stabilmente l’erogazione del livello anticipata. Inoltre, mentre nel primo incontro il valore del livello era stato quantificato nel doppio dello scatto pesante (2.612,30 euro) nel secondo incontro la Delegazione aziendale ha quantificato tale valore in 2.400 euro, in sostanza la Banca ha praticato immotivatamente uno “sconto” a proprio favore del 10%! Praticamente recuperando l’IPCA riconosciuta per il 2022 e 2023! Un’operazione evidentemente inaccettabile. Così come andrà esplicitamente previsto che l’attribuzione del livello prescinde da qualsiasi valutazione di merito e l’eventuale mancato riconoscimento non potrà avvenire se non per le limitate esclusioni attualmente previste per l’attribuzione dello scatto annuale;
  • RETRIBUZIONE AGGIUNTIVA: restano tutti da chiarire i meccanismi gestionali dei processi di formazione, in particolare gli eventuali testi di accordo oltre alla volontarietà dovranno contenere garanzie esplicite di somministrazione della formazione anche in quei settori (maggiormente operativi) che attualmente sono esclusi, per ragioni organizzative e di organico, dalle attività formative; così come dovranno essere chiariti i criteri di attribuzione di tale retribuzione; nonché il ruolo del Capo della Struttura nella scelta dei corsi e nella valutazione dell’esito, che dovrà essere marginale a favore di una maggiore oggettività e di pari e concrete opportunità per tutti;
  • MANSIONI: l’abolizione dei gradi professionali comporta un unico mansionario; tuttavia, non può essere negata una situazione di fatto che caratterizza attualmente tale aspetto, pertanto, dovrà essere prevista una norma di garanzia a tutela del rischio di demansionamento degli attuali addetti, fissando come criterio prioritario nell’attribuzione dei compiti all’interno delle nostre unità operative quello dell’esperienza e della professionalità maturata;
  • PERCORRENZE E MODALITÀ DI ACCESSO AL SECONDO SEGMENTO: la Banca propone di legare l’avanzamento al secondo segmento (ex Coadiutore) al positivo compimento di cicli di formazione con un sostanziale allungamento dei tempi. Si tratta di una modalità innovativa che per essere realizzata ha bisogno di un lungo lasso di tempo. Sarà, quindi, necessario prevedere per il Personale già in servizio modalità di accertamento e percorrenze specifiche anche a tutela delle legittime aspettative maturate;
  • OPPORTUNITÀ DI CRESCITA PROFESSIONALE E DI CARRIERA: come è notosi tratta dell’architrave della nostra rivendicazione: la trasformazione organizzativa della Banca e i requisiti di preparazione e formazione che caratterizzano soprattutto i Colleghi più giovani pretendono risposte nuove e innovative alle aspettative di crescita in carriera, alcune proposte sono state già avanzate altre dovranno essere individuate nel prosieguo del confronto negoziale. In particolare:
    • PASSAGGIO AL SECONDO SEGMENTO DELL’AREA OPERATIVA: percorrenze brevi per l’acquisizione del livello per i Colleghi già in servizio, fissazione in accordo dei posti a disposizione per il triennio e a regime in percentuale rispetto agli scrutinandi; riconoscimento per gli assunti Vice Assistenti con requisito della laurea magistrale;
    • PASSAGGIO AL SEGMENTO DI EXPERT DALL’INTERNO: mantenimento del concorso per tutti; revisione del concorso medesimo che deve mantenere caratteristiche di selettività ma non può essere lo stesso previsto per l’accesso dall’esterno; fissazione in contratto di una percentuale sulle alimentazioni annuali (interno/esterno) prevedendo una quota significativa per l’interno; opportunità di passaggio a Expert anche per gli attuali Coadiutori,prevedendo transitoriamente una quota di posizioni riservate a fronte della medesima prova; va confermata la previsione di passaggio a Consigliere.

Rimane una questione delle “opportunità” per l’Area Manageriale che sempre più sono ingabbiati in “colli di bottiglia”, ma la questione non potrà che essere valutata (né potrebbe essere altrimenti) in sede di rinnovo del contratto per quell’Area (anch’esso scaduto e che, quindi, dovrà essere affrontato al più presto).

 

Oggi i tempi (dopo solo due incontri di trattativa) non sono ancora maturi per esprimere in un senso o nell’altro valutazioni definitive: manca ancora la trattazione di argomenti di grande rilevanza, così come manca ancora la trattazione, che sarà necessariamente lunga e complessa, delle norme transitorie, che in caso di sostanziali modifiche del modello sono un elemento di fondamentale importanza per tutelare le aspettative e i diritti delle Colleghe e dei Colleghi che hanno già percorso una parte della loro carriera.

 

Per quanto ci riguarda proseguiremo la trattativa con massima attenzione nell’approfondire ogni singolo aspetto della riforma valutando la portata e il significato e, soprattutto, confermiamo l’impegno a sottoporre ogni iniziativa alla Categoria, promuovendo qualsiasi opportuna forma di partecipazione da parte di tutti i Lavoratori.