SIDIEF: INACCESSIBILE, INADEMPIENTE O INDECENTE?

I tempi che corrono, notoriamente, sono difficili per una lunghissima serie di aspetti.

 

Al galoppante rincaro del costo della vita, fanno purtroppo eco (negativa) le assenze del datore di lavoro, che da troppo tempo si estrania dalle istanze dei colleghi, quasi che questi fossero divenuti, da risorse, dei pesanti fardelli da scaricare in ogni occasione possibile.

 

Tra tante manifestazioni di scostante disinteresse nei confronti dei colleghi forse, se non è la più importante, certo tra le più eclatanti è l’ombra che copre le INazioni della SIDIEF.

 

È infatti singolare (e triste) notare come la SIDIEF sia capace di applicare un doppio binario alla propria efficienza e tempestività di intervento.

 

È infatti attenta e tempestiva quando si tratta di ossequiare le previsioni contrattuali adeguando prontamente i canoni e relative spese all’inflazione crescente.

 

È invece stranamente attendista e irreperibile quando gli inquilini, sempre in ossequio alle previsioni contrattuali, chiedono che appartamenti e condomìni vengano adeguati alle recenti previsioni in tema di coibentazione dei locali e risparmio energetico dei fabbricati.

 

Appare abbastanza buffo che in Roma oggi la SIDIEF (Ecobonus e PNRR pagano bene….) stia operando importanti lavori di ristrutturazione e adeguamento della coibentazione degli edifici mentre, nei medesimi stabili, gli inquilini abbiano ricevuto il diniego alla sostituzione di infissi, vecchi di decenni, che con immancabili gelidi spifferi invernali e torridi venti estivi azzerano del tutto (anche economicamente) ogni isolamento termico dello stabile!!!!

Quando si dicono “interventi solo di facciata”….

La situazione diviene ridicola se si considera che invece presso un altro stabile romano sono state recentemente sostituite le finestrature di un intero piano perché….. il passaggio del tram rendeva i locali troppo rumorosi!

 

Viene da chiedersi se certe parti del contratto siano scritte più in piccolo di altre o se l’importanza degli interventi dipenda non tanto dalle ragioni degli inquilini quanto invece dal grado che questi occupano in Banca e dal rumore che possono fare…

 

Potremmo continuare l’elenco delle schizofrenie della SIDIEF e delle sue evidenti “amnesie” nei confronti degli inquilini: potremmo, ad esempio, citare riscaldamenti “anomali” in periodi altrettanto anomali, e dinieghi all’installazione (seppur a spese dell’inquilino) di impianti di raffrescamento, oggi più che mai dei salvavita piuttosto che degli accessori.

 

A quanti reagissero increduli di fronte a tante affermazioni, potremmo rispondere con la mail di un collega, che da più di 120 (centoventi!!) giorni attende una semplice risposta amministrativa dalla SIDIEF, o potremmo fare un conteggio dei ticket di intervento, tempestivamente aperti, e ancora INadempiuti, segno di INconcludenza o, peggio, INsofferenza ai doveri di un “padrone” di casa nei confronti degli affittuari.

 

Potremmo evidenziare il contrasto tra il proclamato efficientamento energetico degli stabili in un’ottica di sostenibilità (cfr bilancio SIDIEF) e le caldaie risalenti a tre-quattro generazioni fa e oggi additate dai tecnici ad esempio di INefficienza energetica e INsostenibilità economica.

 

Potremmo infine legittimamente chiederci per quale motivo i maggiori oneri sostenuti dagli inquilini non si siano mai trasformati in migliori servizi per gli stessi e perché gli interventi, quando ci sono, sono parziali o privi di un disegno organico di riqualificazione complessiva degli stabili e delle unità abitative.

 

Potremmo… se la Banca, come promise ormai anni orsono, si impegnasse realmente ad un confronto, partecipe la SIDIEF, con le parti sociali, che hanno l’onore di rappresentare i colleghi tanto quando sono sul posto di lavoro, tanto quando fanno uso di quelli che la Banca stessa, orgogliosamente, sbandiera come “benefits”.

 

Siamo certi che un confronto tra SIDIEF e Organizzazioni Sindacali sarebbe non solo benvenuto, ma proficuo per tutte le parti in causa, dal momento il silenzio e l’omertà concorrono solo all’allontanamento ed al disincanto.

 

In mancanza di un confronto che riavvicini le parti, potrebbe venire il dubbio che la SIDIEF non abbia solo ereditato dalla Banca l’abitudine a rifuggire il confronto, ma anche sviluppato una pericolosa attitudine ad immaginare i propri inquilini non come ospiti, ma come sgraditi parassiti che infestano locali da destinare a lucrose locazioni esterne…