TICKET MENSA AI LAVORATORI IN TELELAVORO SI AVVIA IL RICORSO

 

Tra le tante ragioni che hanno indotto la FALBI a non sottoscrivere l’accordo sul lavoro ibrido nel 2021, vi era anche l’ostinata resistenza della Banca a riconoscere il ticket mensa per le Colleghe e i Colleghi che operano in telelavoro.

Alle continue richieste da parte nostra nel corso dell’intera trattativa per procedere in tal senso la Banca ha opposto una decisa opposizione

Per quanto ci riguarda l’aver concesso il ticket ai Colleghi in smart working faceva venir meno il presupposto della presenza in servizio per ottenerne il riconoscimento per cui, per evidenti ragioni di equità e di parità di trattamento l’attribuzione doveva estendersi anche a coloro che operavano in telelavoro.

Da parte sua la Banca non ha mai esposto con chiarezza le ragioni tecniche e giuridiche che impedivano una tale estensione, che fondava i propri presupposti nell’unica volontà della Banca di abolire il telelavoro per mantenere esclusivamente l’istituto dello smart working.

 

Un’operazione fallita per una generalizzata opposizione ma che evidentemente è rimasta nelle intenzioni della Banca come è dimostrato dall’atteggiamento tenuto successivamente: applicazione delle tempistiche del procedimento amministrativo per cui è necessario presentare richiesta con 90 giorni di preavviso, riduzione dei periodi di concessione, numerosi dinieghi ai rinnovi.

 

Abbiamo ribadito la nostra richiesta in occasione della recente trattativa sul trattamento economico che, tra l’altro, ha provveduto all’adeguamento del valore del ticket, ottenendone il solito diniego.

 

Essendo evidente che non è possibile superare l’impuntatura della Banca sull’argomento a livello negoziale, abbiamo affidato il mandato ai nostri legali per procedere in giudizio al fine di ottenere il riconoscimento del ticket per le Colleghe e i Colleghi in telelavoro.

 

Nei prossimi giorni, terminata la fase di valutazione tecnica da parte dei legali, avvieremo ricorsi “pilota” per ottenere tale riconoscimento in Magistratura.